Bitcoin ha fatto un balzo straordinario nel mercato delle criptovalute nelle ultime 24 ore salendo fino all’11,5% a oltre 35.000 dollari. Non si vedevano questi livelli dal 2022, l’anno in cui si è consumata una vera disfatta degli asset digitali. A dare carburante alle quotazioni di Bitcoin è l’aspettativa che l’approvazione per la prima volta di un ETF spot sulla criptovaluta sia imminente. A rafforzare questa ipotesi, la rinuncia della Securities and Exchange Commission a presentare ricorso alla sentenza della Corte d’Appello del Distretto di Columbia a Washington sul caso Grayscale. Ad agosto, il tribunale americano aveva stabilito che la decisione della SEC di bocciare la richiesta del gestore di convertire il suo fondo comune su Bitcoin in ETF fosse arbitraria.
Già questo aveva alimentato la speranza che l’autorità di Borsa statunitense potesse cambiare l’atteggiamento ostruzionista tenuto fino a quel momento di fronte a qualsiasi domanda presentata su ETF che avessero come sottostante la quotazione spot di Bitcoin. La rinuncia al ricorso ha messo un altro tassello fondamentale e forse decisivo, alla luce del fatto che alcune domande di grandi istituzioni come BlackRock, Fidelity e Invesco sono in attesa di ricevere risposta. Gli esperti di settore ritengono che questa sarà la volta buona, anche perché nelle nuove richieste vi sono alcuni elementi che risolvono questioni su cui la SEC si è mostrata sempre ostica.
Bitcoin: cosa aspettarsi ora
Gli investitori ora stanno osservando da vicino l’evoluzione di Bitcoin nei mercati crittografici. Dopo aver raggiunto un massimo storico a novembre 2021 a 68.990 dollari, la madre di tutte le monete virtuali ha vissuto un lungo periodo da incubo, contrassegnato dall’implosione della stablecoin TerraUSD e dal fallimento di grandi player come FTX di Sam Bankman-Fried. Il tracollo di Bitcoin a 15.500 dollari nell’arco di un anno dai top di sempre ha fatto pensare al fallimento totale del mondo crittografico e alla sparizione di un token che aveva solleticato la fantasia dei trader per molto tempo. Nel 2023 c’è stato il riscatto, grazie a una pluralità di fattori, tra cui l’allentamento del rialzo dei tassi d’interesse delle Banche centrali, l’attesa per l’halving che si terrà nel 2024 e soprattutto l’aspettativa dell’approvazione di un ETF spot.
L’ultimo balzo delle quotazioni a 35.000 dollari ha sorpreso molti, con alcuni trader che si erano posizionati short verso 32.000-33.000 dollari. “Ciò che ha spinto Bitcoin sopra i 34.000 dollari sono stati i i 167 milioni di dollari di liquidazioni short, principalmente su exchange offshore”, ha affermato Ryan Rasmussen, analista di Bitwise Asset Management. “Quegli investitori che stavano shortando Bitcoin nell’intervallo di oltre 33.000 dollari stanno sicuramente sentendo il dolore di quella sorpresa oggi”, ha aggiunto. Secondo Matthew Dibb, CIO di Astronaut Capital, gestore di asset crypto, “il mercato sta facendo del suo meglio per anticipare l’approvazione di un ETF fisico su BTC, con il consenso che avverrà nei prossimi tre mesi, se non prima”.
L’analista di ETF di Bloomberg Intelligence Eric Balchunas ha segnalato su X, la piattaforma precedentemente nota come Twitter, che l’iShares Bitcoin Trust “è stato quotato sul DTCC (Deposit Trust & Clearing Corporation” con il ticker IBTC. “Questo non significa che sia tecnicamente approvato. Ma quando vediamo l’aggiunta di un ticker, di solito queste cose sono subito prima del lancio”, ha dichiarato. Mentre gli analisti di Bloomberg Intelligence Elliott Stein e James Seyffart hanno affermato che “l’approvazione di un ETF spot su Bitcoin sembra inevitabile”, per Justin D’Anethan, responsabile dello sviluppo aziendale nell’Asia Pacifico presso il market maker di criptovalute Keyrock, è meglio procedere con cautela. “I prezzi ancora sono nulla in confronto all’euforia del 2020-2021”, ha affermato D’Anethan.