Finalista alla Swiss Italian Startup Award 2024 per la sezione Finance & Insurance e selezionata per il programma di accelerazione Tenity Zurich Fintech Accelerator sponsorizzato da UBS, SIX, Generali Investments e Julius Baer, BILLD è la startup tutta italiana che punta a ridurre il consumo massiccio di scontrini fiscali cartacei con un servizio facile e dinamico di digitalizzazione. La giovane green fintech ha scelto l’approccio from trash to cloud per la sua visione sostenibile: digitalizzare le ricevute delle attività commerciali, inviarle direttamente allo smartphone dei clienti e raccoglierle in cloud. Una sfida che nasce dall’osservazione di un dato preoccupante: in Europa ogni anno si stampano 230 miliardi di scontrini, con tutto quel che consegue.
Cosa fa BILLD per l’ambiente
Stampare 230 miliardi di scontrini fiscali all’anno equivale a disboscare 11 milioni di alberi, utilizzare oltre 38 miliardi di litri d’acqua per trattare la carta ed emettere 670mila tonnellate di CO2 nell’intero processo di produzione. Una filiera insostenibile per un pezzetto di carta termica non riciclabile (perché lavorata chimicamente) che nella maggior parte dei casi viene gettato all’istante e che soprattutto finisce nell’indifferenziata. Senza dimenticare i costi per le imprese che sono costrette a rifornirsi continuamente di rotoli per la stampa, specie i negozi e le attività commerciali che emettono tanti scontrini ogni giorno.
Digitalizzare lo scontrino è l’idea di BILLD: una tecnologia di cloud computing semplice e veloce, che evita la stampa, rende la ricevuta direttamente un file digitale e la fa finire in un cloud con memoria illimitata e sempre consultabile, senza l’obbligo per il cliente di lasciare l’indirizzo e-mail o il numero di telefono. L’esercente che deve recuperare le ricevute accede al suo spazio grazie a un’app dedicata che è anche gratuita per i clienti, comunque obbligati a scaricare l’app per ricevere lo scontrino digitale. Il vantaggio è che nell’applicazione è integrata un’AI che permette ai consumatori di semplificare la gestione delle spese, tenendo traccia delle uscite mensili e organizzando per categorie gli acquisti fatti.
Come funziona e quanto costa
Il funzionamento di BILLD è piuttosto semplice: basta acquistare il dispositivo messo a punto dalla green fintech, collegarlo al registratore di cassa e a una presa elettrica (è compatibile con qualsiasi registratore sul mercato) e scegliere il tipo di abbonamento. Una volta fatta la configurazione del device con l’app dedicata, BILLD è pronto a emettere i digital receipts e a raccogliere i big data. Il dispositivo, realizzato con materiali high-tech e stampato in 3D, è un oggetto resistente a qualsiasi urto e progettato per durare nel tempo. Non manca nemmeno un elemento di gamification: per ogni 200 scontrini digitalizzati, viene piantato un albero attraverso Treedom.
Il costo di BILLD è di 90 euro per l’acquisto una tantum e di 50 euro per la sottoscrizione dell’abbonamento personalizzato. Con quest’ultima formula il pagamento finale varia in base al numero di scontrini emessi, da un minimo di 10 euro a un massimo di 25 euro al mese. Non bisogna dimenticare che per i negozianti che installano BILLD, c’è un risparmio stimato di 1.200 euro all’anno sull’acquisto dei rotoli e la stampa. In aggiunta, l’AI di business intelligence integrata nell’app fa da strumento di marketing e analisi dei dati per conoscere le abitudini d’acquisto dei clienti e ottimizzare la strategia commerciale in base alle informazioni raccolte.
Chi c’è dietro BILLD
Dietro BILLD ci sono sei giovani cofondatori: Nicola Nazareno Pirozzi (l’amministratore delegato della startup è laureato alla Federico II di Napoli, ha un Master of Science alla Luiss Business School e un passato professionale tra ExxonMobil e Prada), Antonio Grotta (direttore finanziario specializzato in ricerca e sviluppo hardware), Christopher Caruso (direttore degli investmenti con esperienza di ingegneria gestionale e IT security), Luigi Tarantino e Massimiliano Santoro (i direttori commerciali che curano SEO, marketing e software) e Vincenzo Cioffo (direttore dello sviluppo e sviluppatore di app). La sede principale dell’azienda è a Milano, mentre la sede legale è a Napoli in Piazza Eritrea con una terza sede a Parma.
Sono molti i partner che credono nel progetto BILLD, da colossi tech e bancari come Microsoft e Intesa Sanpaolo a incubatori, istituti di ricerca, academy ed eventi dedicati all’innovazione e alle nuove tecnologie quali European Institute of Innovation & Technology (EIT), Maker Faire, Rome Future Week, WMF – We Make Future, Talent Garden, Joule Eni, ReAction Acceleration Program di NODES – Nord Ovest Digitale e Sostenibile e Dock3 – The Startup Lab. Nei suoi round di finanziamento con Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa di proprietà del Ministero dell’economia, la società ha raccolto 360mila euro tra grant e finanziamento del debito.