Il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita è risultato il primo tra i fondi sovrani a livello mondiale negli investimenti nel 2023. Secondo una classifica stilata dalla società di consulenza Global SWF, lo scorso anno il veicolo statale arabo ha investito circa il 25% dei 124 miliardi di dollari totali di tutti i fondi sovrani, incrementando la sua attività da 20,7 a 31,6 miliardi di dollari nell’arco di un anno. “Il chiaro vincitore è stato il PIF saudita, che è diventato un pezzo grosso sia in patria che all’estero”, hanno scritto gli analisti di Global SWF nel rapporto.
Il PIF ha fatto meglio anche del GIC di Singapore, che aveva primeggiato negli ultimi sei anni ma che nel 2023 ha ridotto la sua attività di investimento del 37%. Per quanto riguarda gli altri fondi sovrani, nella top ten sono entrati il Mubadala, il Qatar Investment Authority, l’ADQ e l’Abu Dhabi Investment Authority. Nel complesso però si è registrata una contrazione degli investimenti del 20% rispetto al 2022 e “questo potrebbe segnalare un approccio eccessivamente cauto, poiché non c’è carenza di capitale da mettere al lavoro tra queste istituzioni”, ha osservato la ricerca.
Gli investimenti dei fondi sovrani
Il PIF può vantare un patrimonio totale stimato in 776 miliardi di dollari. Nel 2016 ha lanciato un enorme piano di investimenti denominato Vision 2030 che punta a diversificare dal petrolio le entrate del Regno saudita del principe ereditario Mohammed bin Salman. L’obiettivo è quello di sviluppare settori come sanità, istruzione, turismo e intrattenimento attraverso il rafforzamento delle attività economiche e l’incremento del commercio internazionale non petrolifero. Lo scorso anno il PIF ha investito molto in sport come golf e calcio. Inoltre, si è messo in evidenza per aver acquisito quote di partecipazione in Giappone con Nintendo e in Brasile con Vale Basic Materials.
Diversi fondi sovrani comunque stanno puntando i mercati in via di sviluppo, secondo la società che tiene traccia degli investimenti effettuati da tali entità finanziarie. “Nel 2023 possiamo osservare un rinnovato interesse per i mercati emergenti, tra cui Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti (con l’aiuto dei fondi sovrani nazionali), e India, Brasile, Cina e Indonesia”, ha affermato il rapporto di Global SWF.
E per il 2024, cosa aspettarsi? Lo studio ritiene che un maggior numero di fondi sovrani entrerà in azione, come ad esempio l’HKIC di Hong Kong, il Maharlika delle Filippine e il PSWF del Pakistan. Mentre, “la formazione del nuovo SWF (Sovereign Wealth Fund) di Dubai, DIF, invierà onde d’urto e attirerà sicuramente personale da altri SWF”.