Alla fine è arrivata la fumata bianca dalla Securities and Exchange Commission: il primo ETF Bitcoin spot è stato approvato. Il via libera mette fine a un decennio travagliato durante il quale sono nati profondi dissapori e lunghe cause legali tra l’autorità americana e alcuni gestori di fondi. Finalmente l’istituto guidato da Gary Gensler ha accettato il nuovo strumento di investimento, anche in virtù delle decisioni della Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Circuito del Distretto di Columbia. Il tribunale USA il 29 agosto ha costretto la SEC a rivedere la sua bocciatura nei confronti della domanda di Grayscale Investments per convertire il suo fondo comune crittografico in ETF.
Il regolatore ha autorizzato 10 ETF proposti da grandi nomi come la stesso Grayscale, BlackRock, Fidelity, Invesco e Ark Invest. I commissari della SEC hanno votato con una maggioranza di 3 a 2. Decisivo è stato il voto proprio di Gensler, che fino a oggi è stato il più spietato oppositore degli ETF spot in quanto li riteneva passibili di frodi e manipolazioni.
Tuttavia, il capo dell’authority ha precisato che “l’agenzia non approva asset digitali e che gli investitori dovrebbero rimanere cauti sulla miriade di rischi associati a Bitcoin e ai prodotti il cui valore è legato alle criptovalute“. Dichiarazioni che suonano stonate in una giornata epocale per il mondo crittografico e che hanno suscitato l’indignazione di Cathie Wood, una delle più attive sostenitrici delle criptovalute. L’amministratore delegato dei fondi Ark ha sostenuto che l’avversione di Gensler per le valute digitali ha solo “denigrato l’intero settore”.
ETF Bitcoin spot: cosa cambia
L’ingresso nei mercati regolamentati degli ETF Bitcoin spot segna un passo importante per tutta l’industria delle criptovalute e potrebbe imprimere un cambiamento rivoluzionario per il futuro. I prodotti saranno quotati a partire da oggi al Nasdaq, NYSE e CBOE, con gli asset che faranno riferimento a Bitcoin fisici acquistati dagli exchange crittografici e custoditi da società come Coinbase. I problemi legati alle manipolazioni che tanto preoccupavano la SEC dovrebbero essere superati da un meccanismo di sorveglianza da parte delle Borse e di Coinbase stessa.
Detenere un ETF spot su Bitcoin è molto diverso dall’acquisto della criptovaluta. In sostanza, non vi sono i rischi legati alla creazione di wallet e account con piattaforme di exchange che in passato hanno avuto problemi di sicurezza informatica. Gli ETF sono accessibili attraverso conti di intermediazione strettamente controllati e soprattutto vengono quotati in Borse rigorosamente regolamentate. Grazie alla struttura dell’ETF, gli investitori istituzionali a cui prima era vietato per regolamento l’accesso agli asset alternativi, ora possono investire in Bitcoin. Rispetto agli ETF future su Bitcoin, unici approvati dalla SEC fino a ieri, gli ETF spot seguono con precisione i movimenti dei prezzi del sottostante e non subiscono il costo del rinnovo dei contratti quando giungono a scadenza, un elemento che finisce per intaccare i rendimenti.
Cosa succederà al prezzo di Bitcoin
Dopo la decisione della SEC, le quotazioni di Bitcoin sono rimaste stabili e veleggiano oggi appena sopra 46.000 dollari. Una gran parte della notizia era già scontata nei prezzi. Quanto nei prossimi mesi ciò che è accaduto ieri possa rappresentare un driver per un rally della criptovaluta è ancora incerto. C’è molta attesa di sapere quanti miliardi fluiranno nei nuovi ETF nel primo giorno di quotazione. Quando nel 2021 è stato approvato il primo ETF future, circa 1 miliardo di dollari si è riversato nel fondo; gli esperti sostengono che oggi lo spot potrebbe guadagnare il triplo e salire fino a 55 miliardi di dollari entro 5 anni.
Cathie Wood reputa che si “è aperto un nuovo capitolo per Bitcoin”. La regina di Wall Street ha sempre ritenuto che nel lungo periodo il prezzo della moneta virtuale possa arrivare almeno a 1 milione di dollari. A giudizio di André Dragosch, responsabile della ricerca di ETC Group, un “buon punto di partenza è analizzare la sensibilità della performance del Bitcoin ai flussi globali di ETP. Questa, insieme all’importanza dei flussi, possono variare significativamente nel tempo”. In ogni caso, “la quantità di capitale non entrerà in Bitcoin da un giorno all’altro. Ci vorranno molti mesi prima che gli investitori inizino a migrare verso questi ETF di nuova emissione”.
Molto scettico è Dennis Kelleher, presidente di Better Markets, che ha affermato che l’approvazione sia “un errore storico che non solo scatenerà i predatori delle criptovalute su decine di milioni di investitori e pensionati, ma probabilmente minerà anche la stabilità finanziaria”.