Eliminare la Cina dagli indici dei mercati emergenti è una scelta che permette di riequilibrare un’allocazione degli investimenti che altrimenti risulterebbe sbilanciata a favore del gigante asiatico. Al suo cospetto, altre brillanti economie dell’area che potrebbero offrire interessanti opportunità per investire assumono un peso insignificante. Anche Candriam ha deciso di concentrarsi sui mercati emergenti senza la Cina nel suo ultimo fondo Candriam Sustainable Equity Emerging Markets ex-China.
Si tratta, come si capisce dal nome, di un fondo che offre un’esposizione mirata ai temi della sostenibilità che nel lungo termine stanno cambiando i contesti operativi delle società dei mercati emergenti.
Tra i temi prioritari di investimento del fondo ci sono la tecnologia e l’innovazione, il benessere, il cambiamento climatico, l’utilizzo efficiente delle risorse, la gestione dei rifiuti e il cambiamento demografico. La strategia del fondo cerca di offrire tre vantaggi principali agli investitori: una maggiore attenzione alla sostenibilità, un’allocazione più significativa ai temi di crescita nei mercati emergenti esclusa la Cina, e una riduzione dell’esposizione alla volatilità e ai rischi geopolitici.
“Vediamo un immenso potenziale in questo spazio geografico, che sarà un fattore chiave della crescita globale nei prossimi anni” ha commentato Paulo Salazar, responsabile Emerging Markets Equities di Candriam. “La nostra attenzione alle tendenze di sostenibilità a lungo termine – ha proseguito – insieme all’esperienza del nostro team ESG, ci ha permesso di sviluppare un prodotto che offre agli investitori un’opportunità unica per cogliere le ampie prospettive di crescita di quest’asset class, e al tempo stesso per investire in linea con i principi di investimento sostenibile”.
Le caratteristiche del nuovo fondo di Candriam
Il fondo Candriam Sustainable Equity Emerging Markets ex-China, identificato dal codice ISIN LU2720177513 e disponibile per la vendita anche in Italia, è classificato articolo 9 nella normativa Sfdr. I fondi articolo 9 hanno obiettivi di investimento sostenibile che perseguono allocando capitale ad attività economiche che contribuiscono al raggiungimento di target ambientali o sociali.
In particolare, la proposta di Candriam ha un target specifico sulle tendenze di sostenibilità di lungo termine. L’orizzonte di investimento consigliato è di lungo periodo, almeno sei anni e le spese di gestione sono dell’1,8% annuo, con spese correnti (all’interno delle quali sono comprese le spese di gestione) all’1,93%. Il fondo è a distribuzione dei profitti.
Il suo benchmark di riferimento è l’indice MSCI Emerging Markets Ex-China, che vede quasi il 50% delle posizioni allocate ai mercati azionari di India (23,43%) e Taiwan (24,66%). I dati sono stati rilevati il 30 aprile 2024. Anche la Corea del Sud ricopre una parte importante degli investimenti, pari al 16,42% del totale.
Per quanto riguarda la distribuzione settoriale, prevalgono, anche in questo caso con una quota di circa il 50%, il settore dell’information technology e i finanziari, rispettivamente a 28,87% e al 24,35% dell’allocazione complessiva.
Al 30 aprile 2024 l’indice benchmark MSCI EM Markets ex-China era investito per l’11,29% in TSMC, per il 5,06% in Samsung e per il 2,02% in Reliance. Tutte le altre quote erano inferiori al 2%.