Gli ETF replicano un indice. Questo può naturalmente essere differente tra ETF ed ETF nonostante la classe di mercato sottostante potrebbe risultare la stessa. Ad esempio, esistono strumenti che hanno come obiettivo di replicare l’andamento dell’azionario mondiale ma con indici differenti. Le modalità di replica possono però non solo differire per il provider dell’indice sottostante, ma anche per la tipologia di gestione scelta. E in questo caso la discrezionalità è tutta in carico al gestore dell’ETF che può scegliere tra diverse strategie.
Uno stesso indice può essere replicato in forma fisica, quindi acquistando materialmente i titoli che compongono l’indice con il denaro versato da ogni cliente al momento dell’acquisto dell’ETF, oppure in forma sintetica. In quest’ultimo caso, per risparmiare sui costi e rendere più efficiente il processo, il gestore utilizza il denaro dei sottoscrittori per sottoscrivere contratti derivati con controparti esterne che permetteranno, pur non possedendo direttamente i titoli di un indice, di ottenere giornalmente in cambio la performance dell’indice stesso. Stesso risultato diversi modi per arrivarci.
ETF: l’aiuto online per capire il tipo di replica
L’informazione sulle modalità di replica dell’indice è trasparente e ritrovabile con ricerche online molto semplici, che si tratti di motori di ricerca esterni oppure i siti degli emittenti. Trovare questa informazione è importante anche per conoscere se la replica fisica ad esempio è integrale (il gestore compra tutti i titoli), oppure a campione (ne compra solo una parte che statisticamente offre comunque la stessa performance della replica integrale). Nel caso di replica sintetica a sua volta è interessante conoscere l’informazione soprattutto per valutare il rischio controparte, visto che la replica funded o unfunded swap potrebbe presentare diverse opzioni.
Come detto, i motori di ricerca tradizionali già nella fase di selezione permettono di filtrare per modalità di replica. In genere entrando nella scheda di ogni singolo titolo la specifica della replica è poi indicata nelle prime informazioni di base dell’ETF. Questa informazione solitamente la ritroviamo anche all’interno del KID dello strumento, ma spesso anche nella scheda mensile del singolo ETF. Anche in questo caso viene esplicitata la tipologia di replica dell’indice.
Il sito dell’emittente e la relativa pagina dedicata al singolo prodotto è però probabilmente il luogo migliore dal quale attingere le informazioni più complete. Non viene infatti solo esplicitata la modalità di replica dell’indice ma vengono anche forniti dettagli maggiori. Ad esempio, nel caso di replica fisica totale o a campione è scaricabile (o visualizzabile) la lista dei singoli titoli. Nel caso di replica sintetica viene fornito un dettaglio delle controparti con le quali sono stati stipulati i contratti derivati, la lista dei titoli collaterali messi a garanzia dell’operazione, i titoli che compongono il paniere di titoli dell’ETF che, in caso di replica sintetica, difficilmente coincidono con quelli dell’indice originale.
Informazioni, quelle relative al tipo di replica dell’indice da parte dell’ETF, che sono importanti per comprendere come il gestore intende raggiungere l’obiettivo primario del “copiare” l’indice stesso. Replica fisica o totale significa informazioni differenti e rischi differenti che l’investitore potrà visualizzare e interpretare per arrivare a determinate scelte consapevoli di acquisto.
