L’asset manager olandese Robeco ha lanciato una serie di 3 indici climatici rivolti a soddisfare le esigenze di diverse categorie di investitori. Tutti e tre gli indici utilizzano metriche avanzate e, grazie a un apposito algoritmo, beneficiano di un turnover basso e di una liquidità elevata.
L’obiettivo è andare oltre la semplice riduzione delle emissioni di carbonio, utilizzando metriche climatiche multidimensionali e prospettiche. Con questo proposito Robeco ha sviluppato una serie di strumenti proprietari come il Climate Traffic Light, l’SDG Framework e il Climate Beta.
“Anni fa – spiega Lucian Peppelenbos, climate strategist di Robeco – nell’ambito degli investimenti climatici abbiamo deciso di non concentrarci solo sui dati relativi alle emissioni di carbonio. Abbiamo investito risorse per valutare anche altre caratteristiche climatiche delle imprese, come il loro allineamento con l’Accordo di Parigi, la capacità di fornire soluzioni per ridurre le emissioni mondiali in futuro e la loro esposizione al rischio di transizione climatica”.
Queste metriche sono state sviluppate internamente da Robeco e integrate nelle soluzioni di investimento del gestore.
Le caratteristiche dei 3 nuovi indici di Robeco
La nuova serie di indici climatici di Robeco è composta da:
- Robeco Developed Low-carbon Climate Leaders Tilt Equity Index;
- Robeco Developed Paris-Aligned Climate Leaders Tilt Equity Index;
- Robeco Developed Climate Leader Equities Index.
Il primo indice è progettato per gli investitori che desiderano un’alternativa con un basso tracking error rispetto agli indici passivi tradizionali, mantenendo un focus sulla mitigazione del rischio climatico e sul supporto alle aziende allineate con l’Accordo di Parigi, beneficiando allo stesso tempo di un premio azionario.
Il secondo indice è rivolto agli investitori che cercano di soddisfare i requisiti minimi di un benchmark Ue allineato con l’Accordo di Parigi. L’indice offre un’esposizione maggiore ai fornitori di soluzioni climatiche e integra metriche prospettiche.
Il terzo indice si concentra sulle aziende leader nel campo climatico ed è l’ideale per coloro che vogliono capitalizzare sulla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Uno sguardo al portafoglio dei nuovi indici
Uno sguardo al portafoglio dei 3 indici proposti da Robeco (le rilevazioni risalgono al 31 luglio 2024) mostra la presenza di similitudini nel la composizione del portafoglio dell’indice Robeco Developed Low Carbon Climate Leader Tilt Equity e del Robeco Developed Paris-Aligned Climate Leaders Tilt Equities.
In entrambi i casi le prime tre posizioni sono occupate da Apple, Microsoft e Nvidia. Tra i primi dieci titoli del Robeco Developed Low Carbon Climate Leader Tilt Equity ci sono poi le azioni Amazon, Meta Platforms, Alphabet, Berkshire Hathaway, Tesla ed Eli Lilly, in ordine di dimensioni della partecipazione. Per il Robeco Developed Paris-Aligned Climate Leaders Tilt Equities sono presenti nell’ordine: Tesla, Eli Lilly, Novo Nordisk, Johnson & Johnson, ASML, Costco e AbbVie.
Nel complesso, nonostante la presenza di società big tech nelle prime posizioni, la quota di società del settore information technology è limitata al 31% per l’indice Paris Aligned e al 27% circa per il Low Carbon.
Diversa la composizione di portafoglio del Developed Climate Leaders, dove le società IT rappresentano solo il 7% dell’indice. Il portafoglio si distingue tuttavia per un’elevata concentrazione nel settore utility, con il 48,5%, visto l’obiettivo di investimento che si propone.
Tra le prime dieci azioni spicca Tesla, con una quota del 10,54%, Prologis al 5,52%, Schneider Electric al 4,78%, ABB al 4,56%, National Grid al 4,24%, Iberdrola al 4,17%, Enel al 3,72%, Rockwell Automation al 3,19%, Consolidated Edison al 3,12% ed E.ON al 3,04%. Quest’ultimo indice consente anche una maggiore diversificazione geografica, visto che il peso degli USA è limitato al 29% circa contro il 60% e il 70% degli altri due indici.