Home > Asset Class > ETF e fondi > Arabia Saudita: il PIF taglia gli investimenti all'estero, ecco perché – BorsaNews24

Arabia Saudita: il PIF taglia gli investimenti all'estero, ecco perché – BorsaNews24

2025/02/18 2

Il Public Investment Fund, o PIF, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, ridurrà la quota di investimenti internazionali. È quanto ha dichiarato oggi il governatore del fondo Yasir al-Rumayyan alla conferenza della Future Investment Initiative, l’associazione senza scopo di lucro gestita dal PIF. Il fondo attualmente ha un patrimonio di circa 930 miliardi di dollari e in questo momento investe circa il 21% del denaro all’estero. L’obiettivo è di portare la quota tra il 18% e il 20%, il che rappresenterebbe una diminuzione importante se si pensa che nel 2020 l’entità dell’investimento risultava di circa il 30%. Rumayyan però non ha detto per quando il PIF mira a raggiungere il nuovo target.

Tuttavia, “in termini assoluti l’importo è in aumento”, ha sottolineato il governatore, in quanto il valore del fondo è in crescita. Tra l’altro, il Regno saudita si è posto come obiettivo di arrivare a un patrimonio del PIF di 2.000 miliardi di dollari – quindi oltre il doppio di quello attuale – entro il 2030. Di conseguenza, anche se gli investimenti internazionali diminuiranno in termini percentuali, si manterranno ad alti livelli in senso assoluto.

 

Arabia Saudita: il PIF pensa più all’economia nazionale

Nell’ultimo decennio l’Arabia Saudita ha cercato di diversificare le entrate dal suo business tradizionale del petrolio, in considerazione del fatto che il mondo si sta lentamente dirigendo verso un abbandono dei combustibili fossili e l’utilizzo di energia rinnovabile. Per questo Riyadh si è immersa in una serie di grandi progetti nazionali e internazionali. Tra i grandi investimenti all’estero sono da segnalare, ad esempio, l’impiego di 45 miliardi di dollari nel Vision Fund di SoftBank (2016) e di 20 miliardi di dollari in un fondo infrastrutturale di Blackstone nel 2017. Queste e altre operazioni hanno fatto del PIF uno dei fondi sovrani più attivi del Golfo.

Quest’anno però è in corso un’operazione di ridimensionamento, con il fondo che ha ridotto alcune partecipazioni in importanti società quotate negli Stati Uniti, tipo il gestore patrimoniale BlackRock, la compagnia di navi da crociera Carnival e la società di intrattenimento Live Nation. Inoltre, ha tagliato alcuni suoi investimenti nello sport, che includevano l’acquisizione del club di calcio inglese Newcastle United e il finanziamento del tour LIV Golf. Tutto ciò con lo scopo di dirottare la sua potenza di fuoco nell’economia nazionale. “Siamo più concentrati sull’economia interna e abbiamo raggiunto e fatto così tante grandi cose”, ha detto Rumayyan. Al riguardo, il Regno sta portando avanti il progetto da 500 miliardi di dollari della costruzione di Neom, la città futuristica che sorge lungo la costa del Mar Rosso. Inoltre, ha intenzione di ospitare alcuni grandi eventi di caratura mondiale, come l’Expo 2030 e la Coppa del Mondo di calcio 2034.

Ma perché questo cambiamento di strategia? Il PIF ha subito pressioni per fornire rendimenti finanziari adeguati con il calo delle entrate petrolifere. I dipartimenti governativi insomma stringono la cinghia e giocoforza alcuni progetti che venivano considerati promettenti ora sono stati rivisti in cerca di una redditività più immediata.

Recent News

    No posts found.

           

About Borsanews24

Borsa News 24h offre notizie in tempo reale, analisi approfondite e commenti esperti sul mercato azionario italiano. Rimani aggiornato su trend, investimenti e opportunità nel settore finanziario grazie a contenuti accurati e professionali.