Nel settore del crowdfunding immobiliare quali sono le piattaforme più importanti in Italia? Ad oggi se ne contano più di dieci, per una raccolta totale dichiarata pari a 56,42 milioni di euro nel corso dell’intero 2022 con un aumento del 31,3% rispetto all’anno precedente. D’altronde il comparto del real estate è un motore fondamentale per il crowdinvesting italiano: nel 2022 la raccolta finalizzata è arrivata a 60,05 milioni (+36,2%) e quella complessiva a 177,26 milioni.
Crowdfunding immobiliare: le piattaforme più importanti
Insieme ai portali di crowdfunding specializzati nel real estate, in Italia esistono diverse piattaforme equity generaliste che nei loro piani hanno inglobato diramazioni specifiche dedicate al mercato immobiliare, da BacktoWork e CrowdFundMe a CrowdInvest Italia e Opstart. Di alternative, non da oggi, ne esistono parecchie, con un’offerta ampia e di qualità di progetti a breve-medio termine che puntano alla riqualificazione (e successiva cessione) di proprietà. Ecco quali sono le 5 piattaforme verticalizzate più importanti in circolazione.
Trusters
Fondata alla fine del 2017 dal CEO Andrea Maffi, Trusters è la prima piattaforma di crowdfunding immobiliare al 100% made in Italy. L’investimento minimo è di 250 euro, il conto sul portale (senza costi e gestito in modo sicuro) è garantito dall’istituto di pagamento indipendente e certificato Lemon Way. Trusters è stata acquisita da CrowdFundMe, la piattaforma leader per numero di investitori e di campagne chiuse con successo e quotata su Borsa Italiana all’Euronext Growth Milan: le due società sono diventate il primo gruppo di crowdinvesting italiano e hanno chiuso il 2022 con una raccolta complessiva di oltre 39 milioni di euro, portando gli investimenti totali effettuati sui due portali a 141 milioni.
Recrowd
Lanciata nel 2018 dal CEO Gianluca De Simone con il CIO Simone Putignano e il CPO Massimo Traversi, Recrowd è stata inserita nel 2019 tra le otto start-up innovative di Milano da SpeedMiup, l’incubatore della Bocconi, ed è official crowdfunding partner dell’Inter fino alla stagione sportiva 2024-2025. Per capitali raccolti nel 2022, quasi 70 milioni di euro, il portale è anche il primo in Italia nel settore immobiliare. Partecipata dalla holding Esperia Investor di Emiliano di Bartolo e Antonio Ferrara, la fintech milanese vanta collaborazioni con Abaco Team e Patrigest, società del Gruppo Gabetti, per la valutazione delle operazioni presenti sulla piattaforma. I progetti sostenuti da Recrowd si orientano in particolare su costruzione, riqualificazione e ristrutturazione di immobili residenziali e commerciali.
Housers
Attivo dal 2016 prima in Spagna e poi in Italia, il portale Housers si presenta come la prima piattaforma paneuropea di crowdfunding che ha reso possibile “la democratizzazione degli investimenti in beni immobiliari”. Fondata dal CEO Álvaro Luna e autorizzata ad operare dalla CNMV spagnola e dalla CMVM portoghese, Housers permette di investire partendo da 50 euro e oggi conta oltre 100.000 utenti per investimento cumulato che supera i 120 milioni. Nel crowdfunding immobiliare è tra le piattaforme più importanti in Europa: i progetti finanziati con garanzia ipotecaria sono 55 e quelli restituiti 12 per un TIR medio raggiunto dell’8,71%. Gloval, gigante spagnolo dei servizi immobiliari, ha firmato un accordo con Housers per diventare fornitore di analisi e valutazioni di solvibilità per i progetti della piattaforma. Purtroppo pochi sul territorio italiano.
Mamacrowd
Attivo dal 2016 nell’equity crowdfunding, Mamacrowd è il portale di SiamoSoci, società diventata parte del Gruppo Azimut, player indipendente nel settore del risparmio gestito. Una delle realtà italiane in maggiore crescita con 14 milioni di euro raccolti nel primo semestre del 2023 per un incremento del 54%, la piattaforma affianca al finanziamento di start-up e PMI numerosi progetti immobiliari. La società del CEO Dario Giudici ha chiuso le prime due exit immobiliari con G311 e Milano Millequaranta, progetti di sviluppo e valorizzazione a via Gallarate 311 e viale dei Mille 40 a Milano. Nel primo caso, sono stati raccolti 2,7 milioni di euro da 216 investitori; nel secondo, 610.000 euro da 91 investitori, oltre l’obiettivo massimo di 550.000 euro. Ora, portati a termine i progetti con le vendite di tutti gli appartamenti, le due società sono state messe in liquidazione come avviene per ogni progetto immobiliare di successo.
Walliance
La mission di Walliance, fondata nel 2017 dal CEO Giacomo Bertoldi, è democratizzare e rendere accessibile l’investimento in un settore come il real estate, da sempre considerato esclusivo di una cerchia ristretta di investitori. Con 54 progetti finanziati, 105 milioni investiti e 37 rimborsati, la piattaforma opera anche in Francia e in Spagna e ha all’attivo partnership con Abitare Agency (il player di intermediazione immobiliare sul territorio di Milano) e Studio AIMG, importante realtà di commercialisti e revisori legali di Bologna nel mondo degli SPV. Nel primo trimestre del 2023 Walliance ha chiuso due importanti exit immobiliari: Treviso, G Park (operazione di riqualificazione di un’ex area industriale a pochi minuti dalla città, ad opera della società Genuine: in 19 mesi è stato raccolto il 133%) e Lago di Garda, Peschiera, progetto di ristrutturazione degli ultimi due piani del condominio Caprice per trasformarli in due attici da parte della società Corso 76. In questo caso, la raccolta ha raggiunto il goal del 100% in 24 mesi.