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Monete da 3 euro, quali sono i Paesi che le emettono? – BorsaNews24

2025/02/18 3

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dedicato alla Presidenza italiana del G7, assunta il 1° gennaio 2024, la prima moneta da 3 euro realizzata dalla Zecca dello Stato. Una novità assoluta per il nostro Paese, ma non per altri dell’eurozona. Su tutti spicca la Slovenia, che nel corso degli ultimi vent’anni ha emesso diverse serie di monete con questo insolito valore nominale. Ormai le monete da 3 euro slovene sono diventate un punto di riferimento per collezionisti e investitori.

 

Monete da 3 euro: Slovenia regina d’Europa

Gli euro sloveni normalmente in circolazione sono coniati in maggior parte dalla Suomen Rahapaja (la Zecca finlandese) che si è aggiudicata il bando internazionale. Ma sin dall’inizio dell’adozione della moneta unica al posto del tallero, la Slovenia si afferma come nazione centrale per le monete da 3 euro. La Banka Slovenije è attiva su questo fronte dal 2008, quando celebra la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea in tre emissioni (bimetallica proof in 2.000 pezzi, coin card e cubo acrilico entrambe in 1.000 esemplari) considerate rare e due seconde emissioni con una tiratura più ampia di 300.000 e 46.000 pezzi. La moneta presenta la stella dell’UE a forma di mulino a vento con il design originale del maestro incisore Gorazd Učakar e le 27 stelle sul verso.

Nel 2009 tocca al centenario del primo volo sopra i cieli della Slovenia: il dritto, opera di Učakar, ha il volto di Edvard Rusjan, l’aviatore e costruttore pioniere dell’aria che il 29 novembre 1909 volò insieme al fratello Josip partendo da Gorizia a bordo dell’Eda 1, un aereo a motore di 12 metri. Sul verso c’è la rappresentazione simbolica di un’elica. È del 2010 la moneta per Ljubljana Capitale mondiale del libro: il dritto è caratterizzato dalla facciata della Biblioteca nazionale e universitaria, opera dell’architetto Jože Plečnik dove sono custoditi numerosi manoscritti medievali, incunaboli e libri a stampa rinascimentali. La coin card in 5.000 pezzi è non comune.

Per il ventesimo anniversario dell’indipendenza della Slovenia, proclamata il 25 giugno 1991 con l’uscita dalla Federazione jugoslava, la BSI fa uscire nel 2011 una moneta da 3 euro con disegno del maestro Domen Fras: sul verso appaiono le tre cime del monte Triglav, simbolo della nazione. Sono monete non comuni le emissioni bimetallica proof (5.000 pezzi) e coin card (4.000 esemplari). Un anno dopo, nel 2012, cade il centesimo anniversario della prima medaglia olimpica vinta da un atleta sloveno: lo schermidore Rudolf Cvetko, specialista della sciabola e argento a Stoccolma 1912. La moneta ha incise su dritto e verso una maschera e delle sciabole. Al solito, sono non comuni la bimetallica proof (5.000 esemplari) e la coin card (4.000 pezzi).

Nel 2013 si ricorda il trecentesimo anniversario della rivolta contadina di Tolmin del 1713, quando le comunità rurali dell’alta valle dell’Isonzo, esasperate dal cattivo raccolto, dalla peste del bestiame e soprattutto dalla pressione fiscale, si misero in marcia verso Gorizia per radere al suolo l’abitazione dell’esattore Giacomo Bandeu. Sul verso il maestro incisore Jernej Kejžar posiziona gli attrezzi agricoli usati nella sommossa: falce, “manàrie” e “manarin”. L’emissione proof da 5.000 pezzi è una moneta non comune. I 200 anni dalla nascita di Janez Puhar, il primo fotografo sloveno, arrivano su una moneta del 2014 (proof in 3.500 esemplari) che su dritto e verso ospita le metà di un paesaggio tratto da un celebre scatto di Puhar.

Nel 2015 è la volta dei 500 anni del primo testo stampato in lingua slovena, un volantino con una poesia e un grido di guerra (riprodotti su dritto e verso) del mito nazionale fondativo: la rivolta contadina panslovena del 1515. È comune la moneta bimetallica emessa in 120.000 esemplari, meno la proof in 3.000. Per il 2016 la BSI sceglie l’anniversario dei 150 anni dalla fondazione della Croce Rossa slovena, risalente al 1866. Il disegno della croce è opera del maestro incisore Gregor Ivanušič: questa moneta è la prima coniata a Roma dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. È significativa (e particolarmente preziosa per i collezionisti l’emissione proof da 1.500 esemplari) la moneta da 3 euro del 2017 per il centesimo anniversario della cosiddetta dichiarazione di maggio, il documento redatto da Anton Korošec il 30 maggio 1917 in cui i deputati sloveni e croati aspiravano all’autonomia dei popoli jugoslavi. Dritto e verso riproducono le date e l’ora della firma dal manoscritto originale della dichiarazione.

La moneta da 3 euro slovena per i 100 dalla fine della Grande guerra
La moneta da 3 euro slovena per i 100 dalla fine della Grande guerra (foto: Banka Slovenije)

Il 2018 è l’anno del centesimo anniversario dalla fine della Prima guerra mondiale, l’“inutile strage” come venne definita da Papa Benedetto XV. L’artista Robert Žvokelj commemora le vittime del conflitto con un insieme di croci che diventano una macchia, a simboleggiare il numero inimmaginabile e ancora oggi sconosciuto di militari e civili morti tra il 28 luglio 1914 e l’11 novembre 1918. Anche questa moneta è coniata a Roma dall’IPZS e nella versione proof conta 1.500 pezzi. Il centenario del ritorno del Prekmurje (la regione più orientale della Slovenia) nel Regno di SHS, la futura Jugoslavia, finisce sulla moneta da 3 euro del 2019, coniata ancora dalla Zecca italiana e rara nell’emissione proof da 1.000 esemplari. Il maestro incisore Matej Ramšak inserisce sul dritto la citazione di una frase dello scrittore József Klekl insieme all’immagine di una cicogna in volo da est a ovest.

Nel 2020 la Slovenia festeggia il trentesimo anniversario del 23 dicembre 1990: la data dello storico referendum sull’indipendenza. Coniata dall’IPZS, la moneta da 3 euro è affidata all’artista Gregor Ivanušič e raffigura la silhouette del monte Triglav, che sul rovescio diventa una linea verticale in ricordo degli eventi storici che hanno portato all’indipendenza. L’emissione proof è particolarmente ricercata per via dei suoi 750 esemplari. Nel 2021 ci sono addirittura due serie da 3 euro.

La prima è quella dedicata al trentesimo anniversario della Passione di Škofja Loka, il più antico testo teatrale in lingua slovena che dal 1721 è messo in scena per le strade del centro storico della città. Lo spettacolo all’aperto coinvolge più di mille attori e volontari ed è stato dichiarato patrimonio culturale vivente dell’UNESCO. Sulla moneta l’elemento centrale del disegno (realizzato dal maestro incisore Matej Štanta) è una croce, con il punto di incontro delle linee rette che rappresenta il centro degli eventi: le vie di Škofja Loka. Le tre linee spezzate ai lati della croce stanno per il pubblico e la corona di spine. L’emissione proof da 750 pezzi è molto ambita. La seconda serie commemora i 30 anni dalla dichiarazione d’indipendenza del 25 giugno 1991. Il design è sempre quello di Ivanušič per la moneta del 2020.

Nel 2022 la moneta da 3 euro slovena è per i 150 anni dalla nascita di Matija Jama, pittrice impressionista famosa per i suoi dipinti Il ponte e Mulino. Dritto e rovescio riportano proprio le caratteristiche pennellate che animano i suoi quadri. La tiratura dell’emissione proof è di 1.000 esemplari. Due serie, entrambe in tiratura 60.000 e 1.250 proof, caratterizzano il 2023. La prima è quella che celebra la Giornata nazionale dello Sport, la festa del 23 settembre a Ljubljana e in altre città slovene. Coniata dall’IPZS, la moneta con i disegni del maestro Tevž Zrinski omaggia i canottieri Iztok Čop e Luka Špik e il tiratore Rajmond Debevec, i tre atleti che a Sydney 2000 hanno vinto le prime due medaglie d’oro olimpiche della Slovenia indipendente, rispettivamente nel due di coppia e nella carabina 50 metri tre posizioni.

La seconda serie del 2023 ricorda invece l’anniversario dei 110 anni dalla nascita di Boris Pahor, grande scrittore del Novecento scomparso a Trieste il 30 maggio 2022, all’età di 108 anni. L’artwork di Daniela Vidmar Podboj e Tomaž Podboj cita i versi dell’autore sul dritto con le lettere che sfumano e si trasformano sul verso in uccelli in volo, simbolo di libertà. La Banka Slovenije apre il 2024 con un tributo ad un altro personaggio simbolo della nazione. La moneta da 3 euro ricorda i 150 anni dalla nascita di Rudolf Maister, generale, poeta e patriota che il 23 settembre 1918 (giornata festiva dal 2005) disarmò i militari tedeschi a Maribor, un’operazione che fu il preludio per il passaggio della sovranità di parte della Stiria e della Carinzia all’allora Regno di SHS.

 

Le monete da 3 euro dell’Austria

Non c’è soltanto la Slovenia a rilasciare regolarmente monete da 3 euro. Dal 2016 la Münze Österreich emette delle singolari monete da collezione dedicate al mondo animale. I disegni sono delle maestre Kathrin Kuntner e Rebecca Wilding. La particolarità di queste monete da collezione, oltre al valore nominale e ai dettagli smaltati, è che se vengono guardate con una lampada a raggi UV, presentano particolari effetti luminosi.

La serie sono composte da 12 monete e si chiamano Colourful Creatures (pipistrello, tigre, coccodrillo, martin pescatore, lupo, pappagallo, squalo, gufo, rana, tartaruga, lontra, gambero), Supersaurs (gli animali preistorici: Spinosauro, Mosasauro, Arambourgiania, Ankylosaurus, Tyrannosaurus, Therizinosaurus, Deinonychus, Stiracosauro, Argentinosaurus, Microraptor, Pachycephalosaurus, Ornithomimus) e Luminous Marine Life, le creature luminose degli abissi: Hapalochlaena (il polpo dagli anelli blu), Cephaloscyllium ventriosum (o swell shark), Euphausia superba (il krill antartico), lofiformi, sclerattinie (o madrepore), medusa luminosa e Acanthurus coeruleus, il pesce chirurgo blu.

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