L’indice Artprice100 segnala che nel corso del 2023 due tele di Peter Paul Rubens sono stati gli unici dipinti di arte antica venduti a cifre superiori ai 20 milioni di dollari. Non le opere più costose del talentuoso maestro fiammingo passate all’asta, ma un sontuoso ritorno sul mercato per il precursore e protagonista assoluto dello stile Barocco. La maggior parte delle opere di Rubens è infatti custodita all’interno di musei, gallerie e cattedrali: è per questo motivo che quando i suoi lavori finiscono all’asta, è immediato il profumo di record.
Peter Paul Rubens: le opere più costose vendute all’asta
Nato a Siegen nel 1577 e morto ad Anversa nel 1640, Peter Paul Rubens è passato alla storia per le pennellate vibranti, le ardite composizioni scenografiche e il modo unico di rappresentare i classici. Uno dei più celebri pittori fiamminghi ha legato fortemente il suo nome all’Italia, dove ha viaggiato e studiato per anni, da Venezia a Mantova fino a Roma e Genova. Sul mercato Rubens è soprattutto una sfida tra grandi major: Christie’s da una parte e Sotheby’s dall’altra. Le due case si confrontano da anni – non senza reciproche accuse e colpi bassi – con raccolte eccezionali e collezioni capaci di stupire.
Ritratto di un comandante
Un militare in armatura a piastre, di cui non si conosce l’identità ma che potrebbe essere Carlo V d’Asburgo, Cornelis van der Geest o Fernando Álvarez de Toledo, posa mentre due attendenti procedono alla sua vestizione. È il 1613 e Rubens ha da poco abbracciato quello che viene definito il suo stile eroico. Nel luglio del 2010 il quadro passa da Christie’s a Londra dopo che Sotheby’s l’ha rifiutato, sospettando la sua autenticità. La disputa a distanza non penalizza la vendita, che tocca quota 9 milioni di sterline.

Ritratto di un uomo come il dio Marte
Le opere più famose di Rubens risalgono al periodo di Anversa, quando è nominato pittore di corte dei governatori spagnoli dei Paesi Bassi e collabora con l’incisore Paulus Pontius. È datata 1620 questa rara tela in cui l’autore fonde la mitologia classica con il Rinascimento italiano e l’immediatezza fiamminga. Venduto da Sotheby’s a New York nel 2000 a 8,2 milioni di dollari, stabilendo un prezzo record per un dipinto del pittore, il quadro trascorre molti anni in mostra al Metropolitan Museum of Art di New York prima di tornare all’asta da Sotheby’s nel maggio del 2023, nella collezione Fisch Davidson dedicata ai capolavori del Barocco. La vendita si chiude a 26,2 milioni di dollari.

La testa di San Giovanni Battista presentata a Salomè
Nel gennaio del 2023, sempre da Sotheby’s a New York nella collezione dell’ex coppia Mark Fisch e Rachel Davidson, debutta questo dipinto del 1609 da tempo perduto. La scena è un classico biblico: la testa recisa del Battista consegnata a Salomè, capace grazie ad una danza sensuale di convincere Erode ad esaudire qualsiasi suo desiderio. Per anni la tela è negli inventari della casa reale spagnola, prima di scomparire e riapparire nella collezione di una famiglia francese. Passato di mano da diversi proprietari, ritorna all’asta da Sotheby’s nella battaglia per il divorzio tra Fisch e Davidson: la vendita si chiude a 26,9 milioni di dollari.

Lot e le sue figlie
Questa tela di oltre due metri, realizzata da Rubens tra il 1613 ed il 1614, è un’autentica rarità: si tratta di uno dei pochi dipinti del pittore ancora in una collezione privata. L’autografia ne aumenta il prestigio perché nel periodo ad Anversa Rubens è solito affidarsi spesso agli artisti della sua bottega. Appartenuta inizialmente al mercante Balthazar Courtois, l’opera passa per le mani di Massimiliano II di Baviera, Giuseppe I d’Asburgo, i duchi di Marlborough e il barone Maurice de Hirsch de Gereuth. Nel luglio del 2016 il quadro sbarca da Christie’s a Londra e viene venduto per 44,8 milioni di sterline.

Strage degli innocenti
Anversa è una roccaforte cattolica al centro di feroci scontri tra calvinisti riformatori e controriformatori. Ispirandosi alla strage degli innocenti di Betlemme raccontata nel Vangelo secondo Matteo, Rubens dedica due dipinti alle carneficine di quel periodo: uno tra il 1611 ed il 1612 e un secondo tra il 1636 e il 1638. Nel luglio del 2002 il primo è venduto all’asta da Sotheby’s a Londra per la cifra stellare di 49,5 milioni di sterline: ad oggi ancora il record assoluto per l’artista. L’acquirente è noto: il miliardario canadese Kenneth R. Thomson, al momento della sua morte (avvenuta nel 2006) con un patrimonio stimato di 19,6 miliardi di dollari. Dopo l’acquisto, Thomson dona l’opera all’Art Gallery of Ontario.

Meritano una segnalazione conclusiva quattro lavori di Peter Paul Rubens fuori dalla Top 5 delle sue opere più costose. La bozza preparatoria di Sansone e Dalila, uno schizzo risalente al 1609, arriva da Christie’s a Londra nel luglio del 2014 e supera la stima tra 1,5 e 2,5 milioni per piazzare un prezzo di vendita di 3,2 milioni di sterline. Sempre da Christie’s a Londra Due studi su un uomo, testa e spalle (dipinto tra il 1615 e il 1617 e scoperto nel 1934) strappa un prezzo di 3,8 milioni di sterline nel dicembre del 2007 e Ritratto di giovane donna del 1609 di 4 milioni di sterline nel luglio del 2020. Da Sotheby’s a Londra, infine, San Sebastiano curato dagli angeli – collocabile in un periodo tra il 1602 e il 1609 – è venduto per 4,9 milioni di sterline nel luglio del 2023.