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Francisco Goya, le 5 opere più costose vendute all'asta – BorsaNews24

2025/02/18 2

Il mercato dell’arte non ha mai messo in soffitta Francisco Goya: le opere più costose del maestro aragonese viaggiano su cifre a sei zeri e alimentano di continuo il settore dei dipinti classici. Uno dei massimi pittori spagnoli, l’artista che ha rivoluzionato l’arte europea, ha aggiornato il suo record nel gennaio del 2023, battendo il precedente primato che risaliva al 1992. Non può essere altrimenti per un autore dallo stile inconfondibile, famoso per straordinarie opere come Il 3 maggio 1808, La maja desnuda, Il Colosso, Saturno che divora i suoi figli, Il sonno della ragione genera mostri e i Capricci.

 

Francisco Goya: le 5 opere più costose vendute all’asta

Nato a Fuendetodos nel 1746 e scomparso a Bordeaux nel 1828, Francisco José de Goya y Lucientes vive due fasi nella sua vita: la prima da pittore su commissione e ritrattista alla corte borbonica; la seconda da autentico padre dell’arte moderna, capace di raccontare come nessun altro gli incubi, le ossessioni e i fantasmi degli esseri umani e di aprire la strada al romanticismo e all’impressionismo tardo ottocentesco. Goya è una figura talmente importante che negli Stati Uniti la Hispanic Society di New York ha aperto un centro di ricerca tutto dedicato al suo lavoro, per anticipare il duecentesimo anniversario della sua morte che cade nel 2028. Quando magari ci sarà una nuova opera ad aver superato le cinque più costose battute ad oggi all’asta.

 

Ritratto equestre di Manuel Godoy

Commissionato nel 1794 dal primo ministro spagnolo, questa tela sancisce il legame tra il pittore e Godoy: la celebre Maja desnuda finirà proprio nella collezione personale del principe della Pace. Molti ritengono infatti che la modella senza veli sia Josefa, la contessa di Castillo Fiel e una delle amanti del Duca di Alcudia, anche amante di Maria Luisa di Borbone-Parma, regina consorte dal 1788 al 1808 come moglie del re Carlo IV e spesso ritratta da Goya nei suoi quadri. Il ritratto equestre di Godoy fa parte per diverso tempo della collezione del marchese de Guirior di Málaga, passa ad Arnold Seligman, finisce nella collezione Wildenstein di New York e nel 1967 è acquistato dal Meadows Museum di Dallas. Nel luglio del 2009 finisce all’asta da Sotheby’s a New York: prezzo di vendita 4,3 milioni di dollari.

Il ritratto equestre di Manuel Godoy di Francisco Goya
Il ritratto equestre di Manuel Godoy (foto: Sotheby’s)

 

Bajan riñendo

Nel 1796, all’età di cinquant’anni, Goya comincia a riempire pagine di album con disegni di persone osservate in atteggiamenti vari e occupate in modi diversi, da sole o in gruppo. Soltanto nel 1958 Eleanor Sayre descrive e definisce le caratteristiche degli otto album, suggerendo una cronologia ed etichettandoli con le lettere dalla A alla H. Il disegno di questo gruppo di persone che cadono litigando è su un quaderno di schizzi risalenti al periodo tra il 1819 e il 1823. Ereditato da Javier Goya, il figlio del pittore, e poi dal nipote Mariano Goya y Goicoechea, il disegno passa di proprietà al pittore Federico de Madrazo y Kuntz e al collezionista parigino Paul Lebas prima di finire all’asta a Parigi nel 1877, comprato da un collezionista svizzero. L’opera ricompare nel luglio del 2008 da Christie’s a Londra e strappa una vendita da 2,2 milioni di sterline.

Bajan riñendo di Francisco Goya
Bajan riñendo (foto: Christie’s)

 

Liebres muertas (Dead Hares)

“Non ci sono regole nella pittura”, afferma Goya parlando della sua serie di dipinti realizzati tra il 1806 e il 1812: nature morte (in spagnolo bodegones) che diventano grandi protagonisti su sfondi cupi e stranianti. Per accentuare il realismo delle composizioni e conferire un tono piuttosto drammatico al contesto, Goya non esista a mostrare il sangue e il trapasso, come accade per queste lepri con un effetto complessivo di immobilità tesa, come l’ha definito Juan José Luna. Secondo alcuni sono addirittura una rappresentazione allegorica della brutalità della guerra d’indipendenza spagnola scoppiata nel 1808. Appartenuta alla famiglia dell’artista e poi passata a Francisco Javier de Mariátegui, la tela è all’asta da Christie’s a New York nel gennaio del 2003 e fa alzare le palette fino a 5,06 milioni di dollari, superando del 153% la sua stima iniziale.

Dead Hares (Liebres muertas) di Francisco Goya
Liebres muertas (foto: Christie’s)

 

Corrida. Suerte de varas

La corrida e la lotta tra toro e torero esercitano un potente fascino su Goya: oltre a questo dipinto del 1824, la celebrazione della tauromachia, allegoria di tutte le vicende umane, è già al centro di una serie di incisioni realizzate tra il 1814 e il 1816. Con il suo tocco unico, il pittore spagnolo raffigura una delle scene più drammatiche della battaglia tra matador e toro bravo: bellezza e violenza, dramma e eroismo esplodono nell’osservazione diretta. Dipinto durante la visita di Goya a Parigi nel luglio del 1824, l’opera è acquistata da Joaquín María Ferrer per la collezione del marchese di Baroja e passa nella collezione della marchesa di Gándara a Roma. Nel dicembre del 1992 il J. Paul Getty Museum di Los Angeles la compra all’asta da Sotheby’s per la cifra di 7,4 milioni di dollari.

Corrida. Suerte de varas di Francisco Goya
Corrida. Suerte de varas (foto: Sotheby’s)

 

Ritratto di Doña María Vicenta Barruso Valdés e sua madre

Questo doppio ritratto è dipinto da Goya nel 1805, quando l’artista si trasforma da primo pittore di corte ad autore per diversi mecenati, come le donne della borghesia raffigurate su questa tela. I Barruso sono una famiglia importante che vuole essere equiparata all’aristocrazia spagnola: le gentildonne, madre e figlia, sono raffigurate secondo la moda contemporanea, con il cagnolino sulle ginocchia e il ventaglio decorato. Grazie allo stato di conservazione sorprendentemente buono, il dipinto è venduto da Christie’s a New York nel gennaio del 2023 per 16,4 milioni di dollari: è il record assoluto per un’opera di Goya. L’asta, Old Masters, totalizza la cifra complessiva di 44,2 milioni di dollari.

Ritratto di Doña María Vicenta Barruso Valdés e sua madre di Francisco Goya
Il ritratto di Doña María Vicenta Barruso Valdés e sua madre (foto: Christie’s)

 

Fuori dalla Top 5 meritano una segnalazione altre tre opere di Francisco Goya che hanno strappato ottimi numeri nelle vendite all’incanto. Este caso sucedió en Aragón siendo yo muchacho, incisione presente nel quaderno F (1812-1820), è battuta a 3,2 milioni di dollari da Christie’s nel maggio del 2023 all’interno della collezione di opere provenienti dall’eredità di Sophie F. Danforth. El toro mariposa (Il toro farfalla), schizzo incluso nell’album di Bordeaux del periodo 1824-1828, arriva da Christie’s nel dicembre del 2006 e fa fermare il martello a 1,4 milioni di sterline. Cinque anni dopo, nel luglio del 2011 e sempre da Christie’s a Londra, Hutiles trabajos (Lavoro utile), disegno numerato incluso in un album del 1796, è venduto dagli eredi di Jean Friborg (che l’aveva comprato dal pittore Federico de Madrazo) per 2,2 milioni di sterline.

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