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Ed Ruscha, le 5 opere più costose vendute all'asta – BorsaNews24

2025/02/18 2

Il pittore, grafico e fotografo statunitense Ed Ruscha si posiziona all’11° posto nella classifica globale dei 100 artisti più venduti per fatturato d’asta nel 2023, con le sue opere più costose che superano la soglia dei 20 milioni di dollari. Non potrebbe essere altrimenti per un talento visionario dalla carriera lunghissima (oggi ha 87 anni e pure un profilo Instagram), cominciata da giovanissimo come appassionato di fumetti e studente al Chouinard Art Institute e proseguita con una continua sperimentazione compositiva attraverso celebri serie, dalle pompe di benzina alle gigantesche tele con le scritte, alcune realizzate con materiali singolari come tabacco, polvere da sparo, sciroppi e ketchup.

 

Ed Ruscha: le 5 opere più costose vendute in asta

Associato alle avanguardie e all’arte concettuale, al fotorealismo e alla pop art, Ruscha si muove continuamente tra significato e immagine, segno e materia. Originario di Oklahoma City nel Nebraska, dove vive dal 1941 al 1956 prima di trasferirsi a Los Angeles, l’artista americano fa a brandelli la cultura statunitense con un’acuta riflessione sui suoi paesaggi urbani e sul suo disfacimento. Dagli anni Sessanta ad oggi, l’attività dell’artista è poliedrica e multidisciplinare: agli inizi Ruscha si guadagna persino da vivere facendo il sign painter, il pittore di cartelli pubblicitari arrampicato sui palazzoni di Los Angeles. Ecco quali sono le sue 5 opere più costose nelle vendite all’incanto.

 

Burning Gas Station

I quartieri residenziali californiani e il glamour hollywoodiano sono al centro del lavoro di Ruscha, sinonimo di strade polverose e autostrade battute dal sole, parcheggi deserti e pompe di benzina, palme e piscine. Dipinto tra il 1966 e il 1969, questo quadro con la gas station in fiamme fa parte di una serie fondamentale nell’opera dell’artista, che raffigura le stazioni di servizio in composizioni drammatiche e surrealiste di distruzione e trasformazione. La tela (51.1 x 99.1 cm) arriva all’asta da Christie’s a New York nel maggio del 2023 all’interno della collezione di Dorothy e Alan Press: prezzo di vendita 22,2 milioni di dollari.

Burning Gas Station di Ed Ruscha
Burning Gas Station (foto: Christie’s)

 

Annie

L’orfanella dai capelli rossi è la protagonista di un famoso fumetto di Harold Gray e di una fortunata commedia musicale scritta da Thomas Meehan. Il personaggio è preso in prestito anche dal cinema in diversi adattamenti del musical, da quello di John Huston del 1982 a quello di Will Gluck del 2014. Il monumentale quadro di Ruscha (181 x 169.5 cm) è datato 1962 e rilegge in chiave ironica e surreale un brand della cultura pop contemporanea. L’idea viene ripresa nel 1966 con Annie, Poured from Maple Syrup, un’opera multimediale ora esposta al museo Norton Simon di Pasadena. L’originale debutta da Christie’s a New York nel luglio del 2020 e fa fermare il martello a 22,9 milioni di dollari.

Annie di Ed Ruscha
Annie (foto: Christie’s)

 

Smash

Il tema della luce ricorre come filo rosso in tutta l’opera di Ruscha: in questo grande quadro del 1963 (182.2 x 170.1 cm), uno dei primi esempi di dipinti con scritta dell’artista, la parola (un’istruzione, un comando, un attacco?) è disposta in giallo su uno sfondo blu profondo che fa levitare le lettere sulla superficie. I rimandi all’editoria e alla pubblicità americana degli anni Cinquanta e Sessanta sono evidenti: d’altronde Ruscha ha lavorato per anni come sign painter e nel dipartimento artistico di un’agenzia di Los Angeles. Ma cosa significa quel distruggere? “Ho sempre avuto un profondo rispetto per le stranezze, per tutto ciò che non può essere spiegato: le spiegazioni mi sembrano in un certo senso concludere le cose”, chiarisce il pittore. La tela è all’asta da Christie’s a New York nel novembre del 2014 e fa alzare le palette fino a 30,4 milioni di dollari.

Smash di Ed Ruscha
Smash (foto: Christie’s)

 

Securing the Last Letter (Boss)

La parola stavolta è boss, capo, in un vivace arancione su sfondo blu navy. L’ultima lettera, però, è alterata drasticamente con un morsetto. È un gesto esemplificativo dell’esplorazione di Ruscha per la fisicità del linguaggio, con una fusione di riferimenti culturali alti e bassi e di pop art, concettualismo e minimalismo con un’intensità grafica unica. Parte di una serie cruciale e datato 1964, questo dipinto è uno dei rari casi in cui l’artista incorpora il motivo del morsetto, a significare la sua importanza nel corpus delle sue opere. Nel novembre del 2023 debutta da Sotheby’s a New York all’interno della collezione di Emily Fisher Landau: la vendita si chiude a 39,4 milioni di dollari.

Securing the Last Letter (Boss) di Ed Ruscha
Securing the Last Letter (foto: Sotheby’s)

 

Hurting the Word Radio #2

Dopo il primo capitolo finito nella Menil Collection a Houston e Not Only Securing the Last Letter but Damaging it as Well (Boss) presente al museo Brandhorst di Monaco, il secondo radio del 1964 (con lettere giallo sole su vibrante sfondo azzurro cielo) presenta due morsetti che stringono la r e tirano la o, distorcendole e trasformandole in note gommose increspate. Nonostante venga esposta per la prima volta soltanto due anni dopo, è l’opera che consacra Ruscha come uno dei pittori più innovativi e influenti degli anni Sessanta. Il quadro (150 x 140.3 cm) è all’asta da Christie’s a New York nel novembre del 2019 e incassa una vendita di 52,4 milioni di dollari: il record assoluto per un’opera dell’artista, almeno fino ad oggi. La Post-War and Contemporary Art Evening Sale vale complessivamente 325.259.750 dollari e Hurting the Word Radio #2 è il top lot della serata, superiore persino ai 29,5 milioni di dollari sborsati per Sur la Terrasse di David Hockney, ai 20,4 milioni per Vogelfluglinie di Gerhard Richter e ai 19 milioni per un classico come Big Electric Chair di Andy Warhol.

Hurting the Word Radio #2 di Ed Ruscha
Hurting the Word Radio #2 (foto: Christie’s)

 

Fuori dalla Top 5 meritano una segnalazione altre sei opere di Ed Ruscha che hanno fatto faville all’asta. Tre da Sotheby’s a New York: I Tried to Forget to Remember del 1986 nel maggio del 2019 è venduto per 8,2 milioni di dollari; Mint (Green) del 1968 passa a 12,9 milioni di dollari nel novembre del 2023 all’interno della collezione di Emily Fisher Landau; Cold Beer Beautiful Girls del 1993 raggiunge i 18,8 milioni di dollari nel maggio del 2022.

I tre quadri che sfondano da Christie’s a New York sono Dear Friend del 1989 (4,9 milioni di dollari nel maggio del 2019), Truth del 1973 (14,7 milioni di dollari nel maggio del 2024) e Ripe del 1967, battuto a 20,9 milioni di dollari nel novembre del 2021 nella 20th Century Evening Sale che raccoglie la bellezza di 420 milioni di dollari, con il ritratto di Jean-Michel Basquiat realizzato da Andy Warhol come top lot a 40 milioni.

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