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Jasper Johns, le 5 opere record in asta – BorsaNews24

2025/02/18 2

Da Flag del 1960 a Small False Start dello stesso anno, Jasper Johns è protagonista di opere da record nel mercato dell’arte. Il caposcuola del New Dada e uno dei pionieri della Pop Art è un nome che attrae da sempre collezionisti, mercanti e investitori, forte di una carriera lunga – è nato nel 1930 ad Augusta e cresciuto nella Carolina del Sud – cominciata verso la metà degli anni Cinquanta grazie all’incontro con Robert Rauschenberg. Oggi Johns è riconosciuto come una colonna dell’arte del Novecento e uno dei giganti dell’arte contemporanea.

 

Jasper Johns: le 5 opere record vendute in asta

Genio solitario e irraggiungibile, Jasper Johns è l’artista che trasforma in icona la bandiera americana, quello che non smette mai di innovare il proprio linguaggio visivo tanto che il presidente Barack Obama lo onora con una medaglia presidenziale nel 2011. Dopo l’esplosione di popolarità negli anni Sessanta, nonostante il passare delle tendenze e delle mode, il suo mercato resta forte, con vendite notevoli da collezioni stimate (come quella di Paul G. Allen) e pezzi che raggiungono costantemente dalle sette alle otto cifre: ecco quali sono ad oggi i suoi cinque top lot.

 

False Start

Artista fra i più apprezzati della scena contemporanea, Johns realizza la sua prima personale nel 1958: è un enorme successo di pubblico e critica. Spingendo sull’assurdità dei contrasti e approfondendo la grafica, la litografia e la produzione in serie, nel 1959 dipinge questo quadro esplosivo e maestoso (170,8 x 137,2 cm) dai colori tumultuosi. False Start si allontana dai dipinti passati e da abitudini e tecniche consolidate. Un’opera di rottura che nel novembre del 1988 sancisce il primo record da Sotheby’s a New York: inserita nella collezione di Samuel I. Newhouse Jr., fa fermare il martello a 17 milioni di dollari.

False Start di Jasper Johns
False Start (foto: Sotheby’s)

 

Flag (1960-1966)

Nel maggio del 2010, a due anni dalla sua scomparsa, la collezione di Michael Crichton (l’autore di bestseller come Andromeda, Jurassic Park e Timeline e film e serie di culto quali Il mondo dei robot e E.R. – Medici in prima linea) finisce all’asta da Christie’s a New York. Contiene opere di Rauschenberg, Roy Lichtenstein, Andy Warhol e il suo amico di lunga data Johns. Protagonista della serata è proprio quest’ultimo con la sua bandiera realizzata tra il 1960 e il 1966: stimata tra i 10 e i 15 milioni, fa infiammare gli offerenti e arriva al prezzo di 28,6 milioni di dollari. La sfida di rilanci è tra il gallerista newyorkese Michael Altman e il dealer Richard Rossello: ad aggiudicarsi il pezzo è il primo per la sua Avery Galleries.

Flag (1960-1966) di Jasper Johns
Flag (1960-1966) (foto: Christie’s)

 

Flag (1983)

Bandiere, numeri, lettere, mappe, bersagli: Johns sperimenta in continuazione sull’iconografia del mondo contemporaneo, sempre ferocemente critico nei confronti della società dei consumi statunitense del secondo dopoguerra. Questa stars and stripes del 1983 fa il giro dei più prestigiosi musei di tutto il mondo come tante altre bandiere: la Yale University Art Gallery, la Rhode Island School of Design, il Philadelphia Museum of Art. Acquistato direttamente dall’artista nel 1983, rimane nella stessa collezione privata per 31 anni e arriva per la prima volta sul mercato internazionale da Sotheby’s a New York nel novembre del 2014: le palette si alzano fino a 36 milioni di dollari.

Flag (1983) di Jasper Johns
Flag (1983) (foto: Sotheby’s)

 

Flags (1986)

Trionfo di rigore pittorico e concettuale, la bandiera doppia (o meglio specchiata) dipinta nel 1986 è un importante esempio dell’infinita rielaborazione del tema da parte dell’artista. In questo caso la bandiera è resa con un elaborato e faticoso processo di composizione che prevede la miscela del pigmento con la cera a caldo. Nel novembre del 2023 l’opera è inserita da Sotheby’s nella vendita all’incanto dalla collezione di Emily Fisher Landau, figura centrale del collezionismo d’arte moderna e della scena artistica newyorkese (acquistò Flags dalla Leo Castelli Gallery) scomparsa pochi mesi prima all’età di 102 anni. Prezzo di vendita: 41 milioni di dollari. Non è il top lot della serata soltanto perché c’è Femme à la montre di Pablo Picasso, battuto per 139 milioni di dollari.

Flags (1986) di Jasper Johns
Flags (1986) (foto: Sotheby’s)

 

Small False Start

La versione small (55,6 x 46,4 cm) di False Start risale al 1960 ed è subito salutata come uno dei primi capolavori di Johns. A sorprendere sono la tecnica (carta strappata, miscela di cera e pigmento), l’esplorazione della relazione tra materialità e colore, la fusione di astrazione e concettualismo. Una delle tante interrogazioni sul presente del periodo, esplorazione dei segnali percettivi e del gioco di scontri tra linguistico e visivo. Nel novembre del 2022 Christie’s fa la storia con una vendita senza precedenti: la prestigiosa collezione di Paul G. Allen (il co-fondatore di Microsoft) incassa la bellezza di 1,5 miliardi di dollari. A contribuire con una cifra sostanziosa (l’ottava più alta in assoluto) è proprio Small False Start, battuto per 55,3 milioni di dollari: ad oggi il top lot per l’artista statunitense.

Small False Start di Jasper Johns
Small False Start (foto: Christie’s)

 

Fuori dalla Top 5 meritano una menzione speciale tre quadri passati all’asta da Christie’s a New York e due ceduti in vendite private che entrano nella classifica delle opere più costose in assoluto mai scambiate. Da Christie’s è da segnalare Grey Rectangles del 1957, venduto per 21,1 milioni di dollari nel novembre del 2018. Nel novembre del 2022, invece, la collezione di Paul G. Allen include Numbers del 1963-1968 (17,5 milioni) e Usuyuki del 1979-1981 (11,8 milioni). I record assoluti di Jasper Johns fuori asta sono però Flag del 1958 – 110 milioni di dollari nel marzo del 2010 nel passaggio da Jean-Christophe Castelli, il figlio di Leo Castelli (il più noto e influente gallerista al mondo) al miliardario Steven A. Cohen – e il solito False Start del 1959, venduto per 80 milioni nell’ottobre del 2006 da David Geffen a Kenneth C. Griffin, il fondatore dell’hedge fund Citadel, insieme a sua moglie Anne.

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