MicroStrategy intende raccogliere fino a 42 miliardi di dollari per investire in Bitcoin nei prossimi tre anni. Il produttore americano di software aziendali ha preso contatto con diverse banche per programmare una vendita di azioni e titoli a reddito fisso del valore di 21 miliardi per tipologia di asset. Si tratta dei cosiddetti programmi at-the-market, dove le banche d’investimento di una società creano azioni o obbligazioni per venderle a prezzi di mercato. “Il nostro obiettivo rimane quello di aumentare il valore generato per i nostri azionisti facendo leva sulla trasformazione digitale del capitale”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato Phong Le in un comunicato. “In qualità di società di tesoreria di Bitcoin, prevediamo di utilizzare il capitale aggiuntivo per acquistare più bitcoin come asset di riserva di tesoreria”.
Non è detto che alla fine l’offerta verrà effettuata tutta in una volta, esattamente come potrebbe non essere implementata. La strategia di raccolta è stata perseguita per tutto l’anno e nel terzo trimestre l’azienda è riuscita a racimolare fino a 2,1 miliardi di dollari attraverso le vendite di azioni e debito, che si aggiungono agli 800 milioni di dollari ottenuti nei tre mesi terminati a giugno. L’entità del programma attuale supera quindi le recenti offerte e potrebbe generare sobbalzi sia nel prezzo delle azioni MicroStrategy che in quello di Bitcoin. Ricordiamo che al momento l’azienda guidata da Michael Saylor è il più grande investitore aziendale quotato del mondo nella criptovaluta, con circa 250 mila bitcoin in cassa. “Riteniamo che i 42 miliardi di dollari siano ambiziosi ma non irraggiungibili”, ha detto Sean McNulty, direttore del trading presso il fornitore di liquidità Arbelos Markets. “Alla fine, se Bitcoin sale, funzionerà per loro”.
MicroStrategy: terza perdita trimestrale consecutiva a causa di Bitcoin
Le azioni MicroStrategy stanno salendo nelle contrattazioni pre-market di Wall Street di oltre 2 punti percentuali, recuperando in parte il crollo del 4,23% dell’ultima seduta. La società ieri ha presentato i risultati dei tre mesi conclusi a settembre registrando la terza perdita consecutiva trimestrale a causa della svalutazione di Bitcoin. I ricavi del terzo trimestre sono stati di 116,1 milioni di dollari, in discesa di circa 10 punti percentuali anno su anno, ma soprattutto al di sotto delle aspettative degli analisti di 122,5 milioni di dollari. L’azienda ha riportato una perdita netta di 340 milioni di dollari, ben oltre il passivo di 143,4 milioni di dollari registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Nell’ultimo trimestre, MicroStrategy ha subito una svalutazione di 412 milioni di dollari.
Dal prossimo anno comunque ci saranno importanti cambiamenti dal punto di vista contabile che potrebbero rendere l’azienda redditizia. Attualmente, Bitcoin è iscritto nei libri contabili a un valore di meno di 6 miliardi di dollari all’inizio di questo trimestre, ossia a meno di un terzo rispetto al suo reale valore ai prezzi di mercato. Nel 2025 la valutazione della criptovaluta sarà effettuata ai valori di mercato. Quindi, a meno di un tracollo delle quotazioni di Bitcoin, i risultati di bilancio dell’azienda dovrebbero essere migliorati.
