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GBP/USD: Amundi prevede un crollo del 4% nel 2024, ecco i motivi – BorsaNews24

2025/02/18 2

Gli investitori hanno venduto massicciamente la sterlina nelle ultime ore, con il GBP/USD che ha subito il più grande crollo degli ultimi due mesi ieri sui mercati valutari. Le vendite sono state innescate dalla pubblicazione dei dati sull’inflazione nel Regno Unito nel mese di ottobre da parte dell’Ufficio nazionale di statistica. L’indice dei prezzi al consumo si è attestato al 3,9%, minimo di due anni e molto al di sotto del 4,6% del mese precedente. Le aspettative degli analisti erano per un carovita al 4,3%. I dati dimostrano come l’inflazione si sia fortemente raffreddata in Gran Bretagna, il che potrebbe essere il prologo dell’arrivo di una recessione.

Questo cambia completamente lo scenario per la Bank of England nell’attuazione della sua politica monetaria, che probabilmente sarà più accomodante rispetto a quanto dichiarato nell’ultima riunione dell’anno svoltasi settimana scorsa. L’istituto guidato da Andrew Bailey aveva affermato che i tassi d’interesse sarebbero rimasti alti a lungo, fino a quando l’inflazione non si sarebbe diretta verso il target del 2%. Ciò aveva spinto la sterlina fino a 1,28 sul dollaro. “La liquidità si sta assottigliando man mano che ci avviciniamo alle festività natalizie e ciò può esacerbare i movimenti dei prezzi su eventuali sorprese dei dati” ha detto Christopher Wong, stratega valutario di OCBC a Singapore. Il mercato adesso nutre aspettative per misure meno restrittive da parte della BoE, il che potrebbe indebolire il pound nei prossimi mesi.

 

GBP/USD: Amundi, nel 2024 scenderà a 1,21

Sulla debolezza del cambio GBP/USD punta Amundi. Il più grande gestore patrimoniale europeo è convinto che la valuta britannica crollerà di oltre il 4% rispetto al dollaro perché la Banca d’Inghilterra inizierà a tagliare i tassi di interesse nella prima metà del 2024. “Ci aspettiamo che la sterlina cada a pezzi, a causa del rallentamento dell’inflazione e dell’inasprimento della politica monetaria” ha affermato Federico Cesarini, responsabile del Forex presso l’Amundi Investment Institute, ramo della ricerca del gruppo.

L’esperto giudica i rialzi della sterlina degli ultimi tempi “non in linea con i timori di recessione” dell’economia britannica, la quale sarebbe destinata a un altro trimestre di stagnazione dopo il calo del PIL a ottobre. “Dobbiamo ricordare a noi stessi che finora non possiamo aver visto il peggio per l’economia del Regno Unito” ha detto Cesarini, aggiungendo di aspettarsi che la BoE tagli i tassi di 125 punti base il prossimo anno. Amundi ora prevede che il cross GBP/USD scenderà fino a 1,21 nel primo trimestre del prossimo anno, mentre la media degli analisti stima un livello di 1,25 entro la fine di marzo. Tuttavia, il gestore ritiene che il cable potrebbe risalire a 1,24 entro la metà del 2024, per arrivare a 1,29 prima della chiusura dell’anno con la Federal Reserve che inizierà a tagliare il costo del denaro.

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