Due dei più grandi gestori patrimoniali del mondo, Vanguard e PIMCO, sono d’accordo su una cosa: il mercato potrebbe aver scontato più tagli dei tassi di interesse di quanti la Federal Reserve (Fed) farà. Stasera la Banca centrale americana chiuderà la classica riunione periodica di due giorni, al termine della quale annuncerà la decisione sui tassi e il governatore si presenterà in conferenza stampa davanti ai giornalisti. Fino a quando non arriverà la decisione ufficiale, investitori e analisti saranno combattuti sulla mossa della Fed. Molti si aspettano che l’istituto guidato da Jerome Powell usi la mano pesante tagliando il costo del denaro di mezzo punto percentuale per prevenire una recessione economica. Non sono pochi però a sostenere che alla fine l’autorità monetaria percorrerà la strada più comoda di una riduzione di soli 25 punti base.
Il mercato tuttavia si è già posizionato su quello che sarà il percorso futuro della Fed, come dimostra il calo del dollaro USA e dei rendimenti obbligazionari. Nelle contrattazioni degli swap, le aspettative sono che quest’anno i tassi di interesse scenderanno di 1 punto percentuale dai livelli attuali del 5,25%-5,5%, mentre per i prossimi mesi le previsioni sono per una caduta di 200 punti base.
Vanguard compra dollari su tassi Fed più alti del previsto
Il dollaro USA tende a perdere di valore quando i tassi di interesse calano, essenzialmente per due motivi. In primo luogo perché investire in dollari rende di meno e quindi si abbassa la domanda. In secondo luogo perché l’obiettivo principale di un taglio dei tassi è il rilancio dell’economia, il che fa valere meno la funzione del biglietto verde come bene rifugio.
Vanguard sta acquistando dollari in quanto ritiene che la Fed sarà meno aggressiva in tema di tagli di quanto il mercato si aspetti. “Abbiamo visto significative posizioni corte accumulate sul dollaro, ma i dati negli Stati Uniti rimangono solidi”, ha affermato Ales Koutny, responsabile dei tassi internazionali di Vanguard. “A meno che i dati non si deteriorino in modo significativo, crediamo che la Fed effettuerà meno tagli di quanto il mercato stia prezzando”. Koutny ritiene che stasera la Banca centrale ridurrà il costo del denaro di un quarto di punto e vede il dollaro USA salire contro il franco svizzero da 0,84 a 0,90.
PIMCO punta sulle obbligazioni a lungo termine
Daniel Ivascyn, gestore del più grande asset manager sul reddito fisso del mondo PIMCO, ha avvertito che nel corso dei prossimi mesi ci sono alcuni rischi di riaccelerazione dell’inflazione che potrebbero portare a tagli inferiori a quelli prezzati dal mercato. E questo è molto rischioso, perché “le aspettative del mercato sono vulnerabili in caso di ripresa dell’inflazione”, ha sottolineato.
PIMCO sta riducendo l’esposizione nelle obbligazioni con scadenza tra 1 e 2 anni e sta puntando sulle scadenze più lunghe a 5 anni. “Pensiamo che i mercati stiano andando un po’ troppo avanti in termini di tagli a breve termine”, ha detto Ivascyn. Ad ogni modo, l’asset manager ritiene che l’entità del taglio non sia un aspetto critico, perché con le azioni vicine ai massimi storici e gli spread creditizi molto stretti, la Fed ha ampio spazio per “correggere la rotta e rimettere il mercato in carreggiata” in caso di errore politico.
