Le azioni Schroders sono state travolte da una valanga di vendite oggi alla Borsa di Londra. Nell’ultima fase della seduta, il titolo del più grande gestore patrimoniale indipendente britannico perde oltre 13 punti percentuali, e porta così il calo da inizio anno a circa il 26%. Il sell-off è partito allorché l’asset manager ha rivelato di aver subito deflussi nel trimestre in corso per circa 10 miliardi di sterline. La società registrerà uscite per circa 8 miliardi di sterline dal suo mandato di Scottish Widows, la compagnia di assicurazioni sulla vita e pensioni con sede a Edimburgo, e per circa 2 miliardi di sterline da tre clienti istituzionali. Finora Schroders era riuscita a resistere alle pressioni nel settore della gestione patrimoniale, sebbene gli analisti avessero lanciato l’allarme sulla sua base di costi elevata e sulla crescita lenta nei mercati privati.
Schroders: come è andata la raccolta nel terzo trimestre
Nel terzo trimestre 2024, le masse gestite di Schroders hanno raggiunto un nuovo massimo a 777,4 miliardi di sterline, per effetto di 6 miliardi di sterline di performance finanziarie che hanno compensato 2,3 miliardi di sterline di deflussi netti. Questi ultimi sono arrivati principalmente da uscite per 2,6 miliardi di sterline registrati da joint venture e società collegate, a causa della “continua volatilità del mercato cinese”, ha affermato la società. L’unità di gestione del risparmio ha invece registrato deflussi per 700 milioni di sterline, mentre il segmento Wealth management ha riportato afflussi per 1 miliardo di sterline grazie all’attività di consulenza e al continuo slancio di Cazenove Capital. Schroders ha detto che la società è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di inizio anno di una crescita del 5-7% delle masse gestite.
Le sfide del nuovo amministratore delegato
L’allarme di Schroders sui deflussi mette in evidenza le difficoltà che il nuovo amministratore delegato Richard Oldfield, che prenderà servizio la prossima settimana al posto di Peter Harrison, si troverà ad affrontare. Oldfield attualmente è il direttore finanziario dell’istituto e si troverà a gestire un’azienda con un modello di business che presenta alcune problematiche, come una base di costi elevata. Sotto Harrison, l’azienda ha puntato sulle aree in rapida crescita come i mercati privati, la gestione patrimoniale e le solutions per compensare il declino dell’attività tradizionale basata sui fondi comuni di investimento. Il patrimonio di Schroders nel frattempo è aumentato, ma gli utili e il valore di mercato hanno subito un processo inverso.
Nelle sue prime dichiarazioni, Oldfield ha riconosciuto la necessità di abbassare i costi e aumentare i ricavi per rendere l’attività più redditizia e per investire nella crescita, puntualizzando però di non voler ridurre la grandezza dell’azienda eliminando i costi. “Dobbiamo concentrarci sulla crescita, costruire una maggiore disciplina commerciale e promuovere l’efficienza attraverso la semplificazione e un’esecuzione impeccabile”, ha affermato.
