La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) lancia un allarme che desta più di una preoccupazione: i fondi pensione e altre società finanziarie non bancarie hanno un debito nascosto e fuori bilancio in termini di contratti swap sul forex per oltre 80.000 miliardi di dollari. Una cifra, questa, che supera l’ammontare complessivo dei Buoni del Tesoro, dei pronti contro termine e dei commercial paper messi insieme. Inoltre, il volume delle transazioni ha sfiorato i 5.000 miliardi di dollari giornalieri nel mese di aprile, ovvero due terzi del totale degli scambi giornalieri sul mercato valutario. Quello che emerge, in particolare, è che il debito in dollari USA fuori bilancio da parte di soggetti non bancari al di fuori degli Stati Uniti supera notevolmente il debito in bilancio e la cifra sta crescendo rapidamente.
Un currency swap è un contratto con cui due controparti si impegnano a scambiarsi flussi periodici di pagamento in due diverse valute, con riferimento al capitale e agli interessi, sulla base di alcune specifiche modalità contrattuali. Il pericolo secondo la BRI è che si è arrivati a “un punto cieco del debito in tali contratti”, il che genera una situazione di grande incertezza per le banche che ne sono esposte. Questo perché, a differenza dei pronti contro termine, gli obblighi di pagamento derivanti da questi strumenti sono registrati fuori bilancio.
Fondi pensione e finanziarie: il problema degli swap una sfida politica
L’avvertimento della BRI fa parte dell’ultimo rapporto trimestrale, dove la Banca centrale delle Banche centrali ha evidenziato come quest’anno le turbolenze di mercato siano state affrontare complessivamente senza grandi problemi. Fino ad oggi l’istituto sovranazionale ha cercato di stimolare le Autorità monetarie ad agire con grande determinazione per combattere il fenomeno inflazionistico. Stavolta, usa un tono più accomodante, sebbene segnali alcune problematiche di un certo rilievo riguardo il settore delle criptovalute e quanto accaduto a settembre nel mercato dei Gilt britannici.
Il tema degli swap sul forex quindi rappresenta l’unico aspetto veramente critico. Il debito fuori bilancio pone delle sfide politiche, sottolinea il rapporto della BRI, perché mancano le informazioni dirette. Così, “l’intervento delle Banche centrali attraverso le linee di swap per ripristinare il corretto flusso valutario risulta immerso nella nebbia”. Durante la crisi pandemica, vi sono stati interruzioni nei finanziamenti in dollari che hanno portato a “una straordinaria risposta politica sottoforma di linee di swap da parte delle Banche centrali”, dove la Federal Reserve ha incanalato dollari USA verso le principali Autorità monetarie.
Questi episodi indicano la necessità di tracciare i pagamenti in dollari a breve termine. In questo momento, non è nemmeno chiaro quanti analisti siano a conoscenza dell’esistenza delle grandi obbligazioni fuori bilancio, afferma la BRI. Questo rende difficile prevedere la portata e la geografia delle esigenze di rollover valutario. Quindi, la leva nascosta e i disallineamenti di scadenza nei portafogli dei fondi pensione e delle compagnie assicurative potrebbero essere una sfida politica molto impegnativa, ha rilevato il rapporto.