Ottenere un rendimento di quasi il 10% da un portafoglio obbligazionario è una proposta che farebbe brillare gli occhi a molti risparmiatori. Per averlo, tuttavia, bisogna andare oltre le obbligazioni governative – che pure sono tornate a offrire ritorni interessanti – e concentrarsi sulla parte corporate del mercato. È ciò che fa Genève Invest, una società di gestione patrimoniale indipendente con sede in Lussemburgo, che lo scorso anno ha aperto una branch a Milano.
Genève Invest ha deciso di specializzarsi sulle obbligazioni corporate che rappresentano il fulcro dei suoi portafogli, ma non esclude la presenza di azioni che, come ha spiegato a Borsa&Finanza il responsabile della branch italiana, Omar Liverani, “fornisce dinamismo e vantaggio sul lungo termine. Operiamo principalmente con titoli corporate ad alto rendimento – Liverani -. Non operiamo né con titoli di Stato, né con i paesi emergenti che entrano in portafoglio solo in quanto sono presenti bond di società che operano in questi paesi”.
Maggior rendimento = maggior rischio?

Una delle regole di funzionamento del mondo finanziario è che il rendimento compensa il rischio dell’investimento. Quando cresce il primo significa che anche il secondo è più elevato. Genève Invest si avvale della sua expertise nel comparto per selezionare le obbligazioni corporate di società con fondamentali solidi, adottando un approccio orientato al value investing, al fine di cercare opportunità con un rapporto rischio/rendimento interessante: “Valutiamo le società dal punto di vista del bilancio, del merito creditizio, della capacità di onorare i pagamenti futuri con i flussi di cassa – riprende Liverani -. Si tende a pensare che l’alto rendimento abbia un rischio maggiore. In realtà quanto più approfonditamente viene fatta l’analisi di una società tanto minore è il rischio. Spesso ci capita di investire in società di medie dimensioni che non sono molto conosciute e che per attirare l’investitore devono concedere 1 o 2 punti percentuali in più in termini di flusso cedolare rispetto ad altre. Non vuol dire che queste società siano più rischiose rispetto alla media”.
Sempre al fine di abbassare il rischio di portafoglio Genève Invest applica un’ampia diversificazione: “Indipendentemente dal volume del portafogmlio e dal cliente diversifichiamo il più possibile con un target di circa il 2%-3% massimo di esposizione per ogni singolo emittente. Cerchiamo di diversificare il più possibile anche in termini settoriali, valutari e geografici” aggiunge Liverani.
Come ottenere il 10% da un portafoglio di obbligazioni corporate
Le obbligazioni corporate ad alto rendimento rappresentano il focus per Genève Invest che però include nei suoi portafogli anche titoli di società investment grade. Da questo mix possono nascere strategie che rendono quasi il 10% grazie al doppio vantaggio costituito da un flusso cedolare elevato e dalla possibilità di acquistare titoli a sconto sul valore nominale. “Ci sono obbligazioni che due anni fa quotavano 99 o 100 e che oggi sono a 85. Con la prossima fine dei rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali la quotazione di questi titoli è destinata a salire. Il mix della componente cedolare e di quella capitale fa sì che si possa ottenere un rendimento fino al 10% nei prossimi anni con un’elevata garanzia di rimborso” riprende Liverani, secondo il quale tale situazione perdurerà ancora per qualche mese visto che “è possibile ipotizzare un’inversione della politica monetaria per la fine del 2024 o per l’inizio del 2025”.
Con riferimento alla componente azionaria Genève Invest applica la stessa strategia di selezione dei titoli adottata per il mercato obbligazionario: investimento value e analisi dei fondamentali delle imprese. “L’investimento value fa parte da sempre della nostra strategia – spiega Liverani – e anche in questo caso applichiamo un’elevata diversificazione di portafoglio. Non andiamo alla ricerca di trend ma valutiamo ogni singola società dal punto di vista del posizionamento nel settore di appartenenza, del vantaggio competitivo e della solidità. Per esempio siamo presenti in Amazon perché, al di là della sua notorietà, ha un forte potere di determinazione dei prezzi come ha dimostrato l’aumento del costo dell’abbonamento di Amazon Prime. Un altro esempio di società in cui siamo investiti è PayPal che ha fondamentali e utili in miglioramento da più di cinque anni ma che da due anni a questa parte non performa bene in Borsa”.
Come investire con Genève Invest
Genève Invest è una società di gestione patrimoniale indipendente che costruisce portafogli di investimento in base alle esigenze del singolo investitore. Per effettuare un’adeguata diversificazione del portafoglio, ottenibile con una allocazione massima del 2/3% alla singola azione o obbligazione, è necessario un capitale iniziale di almeno 100.000 euro.
“Con questa cifra riusciamo a ottenere una diversificazione sufficiente” spiega Liverani che poi precisa: “La diversificazione ottimale, a mio parere, si può ottenere con un portafoglio da 250.000/300.000 euro”. L’investimento con Genève Invest passa dall’apertura di un conto estero presso una delle banche depositarie in Svizzera, Lussemburgo o Germania con le quali la società ha stretto accordi. Successivamente al deposito, il cliente deve sottoscrivere un mandato discrezionale per la gestione degli investimenti a Genève Invest, la quale potrà così movimentare il denaro in base alla strategia decisa con il cliente stesso.
Inoltre bisogna tenere conto dell’aspetto fiscale. Genève Invest opera in regime dichiarativo in quanto le banche estere depositarie non possono fungere da sostituto di imposta. I profitti degli investimenti vengono accreditati al lordo delle imposte ed è compito del cliente dichiararli. Per facilitare il compito ai suoi clienti Genève Invest fornisce la rendicontazione completa dei movimenti ad aprile o maggio, nella quale vengono indicati il resoconto delle operazioni dell’anno fiscale passato, i flussi di cassa e le consistenze. Nella rendicontazione vengono fornite anche le istruzioni sulla compilazione della dichiarazione dei redditi.