La forza del franco svizzero sembra incontenibile. La valuta si appresta a raggiungere il livello più alto dal 2015 nei confronti dell’euro. “Attualmente il cambio EUR/CHF si trova poco sopra 0,94, a poca distanza dai livelli di quasi 10 anni fa, quando il governatore della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan, rimosse a sorpresa la soglia limite sul cross fissata a 1,20 facendo collassare l’intero mercato valutario.
A dare carburante alla moneta elvetica in questo periodo è l’aspettativa che la BNS abbassi i tassi di interesse di circa 60 punti base entro la prima parte del 2025, a fronte dell’attesa di 150 punti base di tagli della Banca centrale europea. Inoltre, il rally è stato guidato dalle liquidazioni delle operazioni di carry trade che utilizzavano il franco svizzero come valuta di finanziamento a causa dei rendimenti più bassi offerti rispetto ad altre divise.
Franco svizzero: la BNS deve intervenire direttamente
L’avanzata del franco sta seminando il panico tra gli esportatori svizzeri, che stanno chiedendo a gran voce un intervento sul mercato della Banca nazionale per arginare lo strapotere della valuta domestica. Secondo quanto affermato dalle aziende esportatrici del Paese, una moneta così forte rischia di contrarre pesantemente il fatturato, con un danno rilevante per tutta l’economia svizzera. Tuttavia la BNS in questo momento sta prendendo un’altra strada per cercare di frenare il franco svizzero, ossia quella del taglio dei tassi di interesse. Ieri ha attuato la terza sforbiciata quest’anno, portando il costo del denaro all’1% e ha avvertito che potrebbe muoversi ancora nella stessa direzione per contenere l’impeto della moneta.
“La BNS preferisce continuare ad abbassare il tasso di riferimento prima di ricorrere a un intervento in vendita di franchi”, ha detto Meera Chandan, co-responsabile della strategia FX globale di JP Morgan, che vede il franco a 0,90 per euro entro la fine dell’anno. Secondo Geoff Yu, senior strategist di BNY, ha senso intervenire direttamente sul mercato vendendo franchi “solo una volta che i tassi saranno portati a zero, altrimenti si sprecano cartucce”. L’esperto vede il franco rafforzarsi ancora a 0,92 per euro entro la fine del 2024, più che altro a causa della debolezza della moneta unica.
A favore di un intervento diretto è Jane Foley, responsabile della strategia FX di Rabobank, secondo cui gli annunci verbali non saranno sufficienti per interrompere il trend rialzista del franco. “L’impatto dell’annuncio per una valuta al ribasso tende a svanire a meno che non si intervenga effettivamente. Nelle prossime settimane potrebbe esserci un gioco del gatto con il topo tra la BNS e il mercato”, ha affermato.
