I notevoli rendimenti raggiunti dalle obbligazioni nel corso dell’ultimo anno sono un’opportunità da non sprecare per gli investitori. Per coglierla non è necessario riempire il portafoglio di titoli di Stato italiani. L’avvertimento è stato lanciato da Henrietta Pacquement, responsabile Fixed Income e Sustainability di Allspring Global Invesments, che insieme al responsabile delle strategie di investimento Fixed Income, George Bory, ha presentato lo scenario 2024 del mercato obbligazionario.
I 3 fattori da considerare
Lo scenario di Allspring GI, gestore specializzato in obbligazioni nato da uno spin-off di Wells Fargo, mette sotto la lente 3 fattori da monitorare nel 2024:
- La crescita dei flussi di capitale verso il mercato obbligazionario;
- La transizione energetica;
- Lo scenario geopolitico globale.
Sulla base di questi tre fattori i gestori di Allspring GI hanno costruito uno scenario positivo per il mercato obbligazionario ma con un invito a una gestione prudente. George Bory, in particolare, consiglia di diversificare la duration in portafoglio più che allungarla e di agire già ora: “Inutile aspettare che lo scenario per le obbligazioni migliori ancora”. Secondo il responsabile delle strategie di investimento nel reddito fisso, cercare di azzeccare il market timing perfetto per allungare la duration è difficile. “Attendere il momento giusto in cui la Fed taglierà i tassi di interesse per allungare la duration è complicato. Già ora le aspettative sui tassi di interesse indicano la svolta in corso nei rendimenti in diverse aree geografiche dei Paesi sviluppati” ha spiegato nel corso di un incontro con la stampa.
Anche perché le obbligazioni sono già tornate a fare quello che devono fare, ossia pagare cedole. Da ora in avanti, tuttavia, lo scenario diventa più difficile da prevedere: “Oltre ai rischi portati dalle variabili politiche e geopolitiche – ha proseguito Bory – come le elezioni in USA a novembre e lo scenario mediorientale, bisogna considerare che stiamo andando verso il landing più soft che si sia mai visto. Quanto durerà questo soft landing?”. In tale situazione, ha ribadito l’esperto di Allspring GI, aspettare lo scenario perfetto porta a una perdita di rendimento complessivo “un costo che può essere ridotto diversificando il portafoglio. L’unica cosa sicura – ha aggiunto – è che non conviene più rimanere liquidi”.
Il portafoglio in obbligazioni deve essere flessibile e attivo
La diversificazione della duration è solo uno dei punti indicati da George Bory come necessari per una gestione ottimale del portafoglio in obbligazioni. Lo strategist ha aggiunto la flessibilità e la gestione attiva. Su questi ultimi due punti sottolinea come “i fondi passivi non sono il meglio per gli investimenti obbligazionari. Solo una gestione attiva permette di ottenere quel posizionamento flessibile che permette di sfruttare le opportunità delle obbligazioni”. Che si trovano, sempre di più, in ambito sostenibile. “La transizione energetica – ha illustrato Henrietta Pacquement – necessita di finanziamenti enormi e coinvolge un gran numero di società. Nell’ultimo decennio il volume d’affari della finanza climatica è decuplicato ma deve continuare a crescere a ritmo sostenuto se si vuole raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero”.