Lo scorso anno, in questo stesso periodo, il presidente Jerome Powell e la Federal Reserve degli Stati Uniti erano impegnati in un tentativo apparentemente impossibile: ridurre l’inflazione senza affondare l’economia USA. Sorprendentemente, nonostante l’accelerato aumento dei tassi di interesse, l’economia statunitense ha mantenuto la sua forza e l’inflazione si è placata. Questo cambiamento di rotta ha portato chiarezza sui mercati, rivelando che un aumento dei tassi non ha necessariamente un impatto negativo. Secondo Greg Peters, co-responsabile degli investimenti di PGIM Fixed Income per gli investitori nel reddito fisso, questa è “una buona notizia”.
Come è una buona notizia “la fine di un’epoca oscura per gli investitori obbligazionari e per l’economia globale, caratterizzata da politiche di tassi d’interesse zero o addirittura negativi”.
Lo scenario “goldilocks” del reddito fisso
Il nuovo regime, con tassi più alti ma probabilmente stabili, offre un promettente scenario “goldilocks” per il reddito fisso. In altre parole, mentre la volatilità potrebbe persistere a fronte di un taglio dei tassi di interesse non così immediato come si attendono i mercati, gli investitori a lungo termine dovrebbero beneficiare di rendimenti elevati senza il timore di un aumento eccessivo dei tassi d’interesse.
“Lo scenario positivo per il mercato del reddito fisso è già iniziato sul finire del 2023 – ha commentato Peters – ma rimangono molte ottime opportunità”. Secondo il manager di PGIM, il livello di picco dei tassi di interesse prima della svolta al ribasso è il momento migliore per investire in obbligazioni: “Quando le Banche centrali inizieranno a tagliare i tassi di interesse assisteremo a un’accelerazione degli afflussi verso il reddito fisso a scapito di altre asset class, in particolare azioni e liquidità”.
Secondo le aspettative del gestore statunitense le Banche centrali dei Paesi emergenti saranno le prime a ridurre i tassi mentre la “competizione” tra Federal Reserve e BCE verrà vinta dalla prima. “La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha indicato la possibilità di un taglio dei tassi in estate, ma potrebbe rimanere prudente di fronte a dati sull’inflazione e margini di profitto meno brillanti. Sull’economia europea, rispetto a quella USA, hanno un maggiore peso il tema del rincaro e degli approvvigionamenti energetici”.
Per quanto riguarda le aspettative sulle tempistiche, secondo Peters il primo taglio da parte della Fed potrebbe arrivare a giugno anche se, come ribadito più volte dal presidente Jerome Powell, la decisione dipenderà dall’andamento dei dati economici (“data dependent”).

Dove cercare le opportunità migliori
Il 2023 ha già visto un notevole successo per alcune categorie di obbligazioni, come i titoli leverage loan, investment-grade e high-yield. Tuttavia, nonostante il recente rally, ci sono ancora opportunità interessanti in diversi settori, dove la selezione dei titoli sarà però cruciale. Come nel segmento dei corporate bond investment grade USA (1-10 anni) dove PGIM si aspetta che gli spread societari rimangano entro un range compreso tra 95 e 125 punti base nel 2024. “La performance sarà probabilmente guidata più dal carry che dalla contrazione degli spread. In questo contesto, la selezione del credito assume ulteriore importanza. Riteniamo che rendimenti interessanti, nonché fondamentali e dati tecnici solidi, sosterranno il settore in futuro”.
Sui titoli garantiti da mutui su immobili commerciali (CMBS) l’asset manager è prudente nel breve termine dopo il forte restringimento degli spread del quarto trimestre. La visione a lungo termine del settore e dei suoi potenziali rendimenti in eccesso rimane invece positiva.
Un’altra area di mercato interessante è quella emergente: “Ci aspettiamo che i mercati locali si comportino bene all’inizio del 2024, data la recente svolta della Fed e le buone tendenze disinflazionistiche nella maggior parte dei Paesi. Siamo neutrali sul dollaro USA, con un focus sul valore relativo delle valute”. In particolare, secondo Peters, Paesi come l’Indonesia, l’India e il Messico potrebbero beneficiare di un notevole potenziale di crescita. Rimangono attraenti, infine, le tranche senior dei securitized credit, ossia i crediti costruiti su finanziamenti e prestiti.