La valanga laburista è stata travolgente alle elezioni britanniche. Quando ormai sono stati scrutinati quasi tutti i collegi elettorali, la vittoria dello schieramento di centro-sinistra guidato da Keir Starmer è schiacciante, con 412 seggi conquistati alla Camera dei Comuni su 650 disponibili. I conservatori hanno invece incassato la peggiore sconfitta della loro storia con appena 121 seggi. Terza forza sono i liberal-democratici con 71 membri eletti. Rispetto alle elezioni del 2019 i laburisti hanno guadagnato ben 214 seggi, mentre i tory ne hanno perso 251. Una batosta di proporzioni immani, per quanto attesa, che induce a riflessioni profonde alla luce del fatto che negli ultimi 14 anni ci sono stati solamente governi di centro-destra.
Sunak, primo ministro conservatore in carica, ha parlato di una “sconfitta devastante” anche a causa della perdita di voti a favore del partito populista Reform UK di Nigel Farage . “Al Paese vorrei dire prima di tutto che mi dispiace. Ho dato tutto me stesso a questo lavoro, ma voi avete inviato un chiaro segnale che il governo del Regno Unito deve cambiare. Ho sentito la vostra rabbia e delusione e mi assumo la responsabilità di questa perdita” ha detto, sostanzialmente annunciando le sue dimissioni da leader del partito una volta delineate le regole per scegliere un successore. A Downing Street dunque entrerà Starmer, con uno stato d’animo diametralmente opposto a quello di Sunak in questo momento. “Il Paese deve abbracciare la luce del sole della speranza” ha affermato.
Elezioni britanniche: la reazione dei mercati
La reazione dei mercati all’esito delle elezioni britanniche è stata positiva ma contenuta, anche perché gran parte della vittoria dirompente dei laburisti era già stata incorporata nelle quotazioni. L’indice azionario FTSE 100 è salito di 23 punti base, mentre il FTSE 350 è balzato del 3,81%. Sul fronte obbligazionario i Gilt sono stabili su tutte le scadenze, con il rendimento del decennale che staziona al 4,2%. La sterlina è avanzata leggermente, portandosi a 1,2786 sul dollaro USA con un incremento dello 0,23%.
Cosa significa per i mercati la vittoria dei laburisti
Il trionfo laburista è destinato a lasciare il segno sui mercati finanziari. Secondo gli analisti, sono tre gli elementi che bisognerà osservare nel prossimo futuro:
- i mercati immobiliari e le abitazioni;
- le obbligazioni;
- la sterlina.
Riguardo i mercati immobiliari e le abitazioni, i piani del Labour di costruire nuove case a prezzi accessibili potrebbe spingere le azioni del settore secondo Susan Streeter, economista di Hargreaves Lansdown. Dello stesso parere è Mark Fielding, analista azionario di Investec, che vede due grandi fattori trainanti: “In primo luogo un ritorno agli obiettivi di costruzione di 1,5 milioni di nuove case nei prossimi cinque anni, e in secondo luogo le speranze di riforme nella pianificazione”.
Per ciò che concerne le obbligazioni, Streeter sottolinea come i mercati siano apparsi poco reattivi, nonostante la portavoce laburista per l’economia Rachel Reeves abbia suggerito che potrebbero esserci modifiche alle regole di prestito del governo nel tentativo di stimolare la crescita e gli investimenti. “Finora questo non sembra aver turbato i mercati del debito, con gli investitori obbligazionari che sembrano essere più sensibili alla speculazione sui tassi di interesse che ai piani di investimento di un governo entrante” ha detto Streeter.
Quanto alla sterlina, Francesco Pesole, FX strategist di ING, ha riferito che nel lungo periodo non ci saranno rischi enormi per la valuta sotto un governo laburista, poiché sono bassi i rischi di un’eccessiva spesa pubblica. Tuttavia, “prevediamo che la sterlina si deprezzerà rispetto all’euro nei prossimi 24 mesi, principalmente sulla base della nostra visione di tagli più ampi da parte della Banca d’Inghilterra rispetto alla BCE“, ha affermato.