Amazon potrebbe finire sotto inchiesta in Europa per una potenziale violazione degli obblighi stabiliti dalla legge continentale in merito ai mercati digitali, il Digital markets act (DMA). Secondo quanto riportato da Reuters, che cita persone informate dei fatti, i regolatori dell’Ue si starebbero preparando ad avviare un’inchiesta nel 2025, che potrebbe imporre al colosso statunitense di pagare una sanzione storica, pari al 10% del suo fatturato annuo globale nel caso in cui venisse accertata una violazione del DMA.
L’avvio effettivo dell’indagine e le tempistiche della stessa saranno valutate dalla nuova commissaria europea alla Concorrenza e alla Transizione che entrerà in carica a dicembre, Teresa Ribera.
Azioni Amazon: quotazioni stazionano sotto trendline discendente di breve
Quotate sul mercato tecnologico statunitense Nasdaq, le azioni Amazon sembrano essere impostate al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni si sono mantenute tutta la giornata all’interno di uno stretto trading range compreso tra i livelli 205,05 e 207,64.
Tale movimento intraday ha permesso all’azione di creare un pattern di analisi candlestick assimilabile al “Doji”, indicante una generalizzata indecisione da parte degli operatori. Situazione che è coerente con la struttura grafica di Amazon che, dopo il minimo relativo toccato lo scorso 5 agosto sul livello 151,61, ha drasticamente invertito la propria rotta con un perdurante movimento rialzista, pur condito da fisiologici ritracciamenti periodici, ma sempre posizionato al di sopra di una precisa trendline ascendente, fino a realizzare un massimo storico a quota 215,90 (14 novembre).
Da quel momento, la corsa delle quotazioni ha preso fiato con alcune giornate negative che potrebbero essere il preludio a un movimento di storno più spiccato. Amazon, infatti, sta correndo troppo e da troppo tempo e, come insegna la statistica di questo 2024, dopo ogni massimo assoluto battuto segue sempre una lieve inversione di tendenza.
Quindi, per l’immediato futuro, è lecito attendersi un periodo di debolezza che permetta ai corsi di raggiungere nuovamente il supporto presente in area 195, dove transita la già citata trendline rialzista che ha accompagnato la salita dei prezzi negli ultimi mesi, anche in considerazione del fatto che nelle recenti settimane si sono realizzati due massimi decrescenti in virtù dei quali è possibile tracciare l’inizio di una linea di tendenza ribassista.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 207,64 con target nell’intorno dei 215,90 dollari, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte già alla violazione di quota 205,05 con obiettivo molto vicino al livello 195,75. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sotto dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti la scorsa settimana. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’oscillatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 58.
L’andamento di breve termine del titolo AMAZON