Telecom Italia rilancia sui data center e sul cloud con un investimento di circa 130 milioni di euro. Il gruppo tlc guidato da Pietro Labriola ha annunciato che le risorse saranno destinate alla costruzione di un data center di ultima generazione e per continuare a far crescere le potenzialità di Tim Enterprise nel cloud. La divisione guidata da Elio Schiavo, chief enterprise and innovative solutions officer di Telecom Italia, si candida ancora di più a rappresentare un nuovo motore di crescita del gruppo al fianco di Tim Brasil.
Tim Enterprise sta crescendo in modo importante: nei primi nove mesi dell’anno ha generato 2,29 miliardi di ricavi (+5,8%), di cui 2,1 miliardi provenienti dai servizi (+8%) e ha siglato contratti del valore di 3,5 miliardi di cui 700 milioni derivanti dal cloud. “Oggi annunciamo un importante investimento che ci conferma come leader in Italia nel cloud a dimostrazione che siamo un’azienda che fa innovazione per il Paese, dalla pubblica amministrazione alle imprese, per accelerare il passo verso la transizione digitale“, ha spiegato Schiavo.
Il nuovo data center verrà realizzato nei pressi di Roma e sarà operativo entro la fine del 2026. Telecom Italia sottolinea che, come le altre strutture, sarà progettato secondo i più avanzati criteri di eco-sostenibilità, efficienza energetica, affidabilità e sicurezza. L’iniziativa si inserisce nella più ampia strategia di investimenti che il gruppo sta portando avanti per potenziare la disponibilità di ulteriori spazi di data center ad alte prestazioni nei campus già esistenti a Roma e Milano.
Azioni Telecom Italia: le quotazioni si muovono in stretto trading range
Le azioni Telecom Italia sembrano essere impostate al rialzo nel breve termine, nonostante la performance negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura al di sopra della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 0,2291, per poi andare a chiudere sul finale non distante.
In seguito al doppio massimo toccato tra settembre e ottobre in area 0,2600, l’azione ha drasticamente invertito la propria rotta con un violento e costante movimento ribassista che si è arrestato solo in prossimità del supporto presente sul livello 0,2149 (13 novembre).
Da quel momento i corsi hanno reagito prontamente con un veloce rimbalzo che però non è andato oltre la soglia dei 0,2400 euro, mantenendosi in queste ultime due settimane sempre all’interno di uno stretto trading range.
Probabilmente tale congestione è destinata a protrarsi ulteriormente ma è comunque da interpretarsi come una fase di accumulazione che, una volta superata la già citata resistenza sul livello 0,2400, porterà le quotazioni a raggiungere presto il livello 0,2500.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 0,2358 con target nell’intorno dei 0,2500 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 0,2291 con obiettivo molto vicino al livello 0,2200. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti a metà novembre. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’oscillatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 48.
L’andamento di breve termine del titolo TELECOM ITALIA