Nell’ultima settimana le quotazioni di Bitcoin si sono accese nel mercato delle criptovalute, fino a posizionarsi sopra quota 30.000 dollari. Ad aver innescato il rally è il cauto ottimismo sulle possibilità di successo della richiesta di autorizzazione avanzata da BlackRock alla Securities and Exchange Commission per introdurre il primo ETF spot su Bitcoin.
L’autorità di regolamentazione finanziaria statunitense finora ha bocciato qualsiasi proposta adducendo motivi di tutela nei confronti degli investitori, che potrebbero essere vittime di frodi e manipolazioni sui prezzi. Viceversa, ha dato il consenso a ETF su Bitcoin basati su future anche a leva, in quanto trattati al Chicago Mercantile Exchange, un mercato regolamentato.
La fiducia che stavolta BlackRock possa farcela ha spinto anche altri gestori patrimoniali come Invesco, WisdomTree, Bitwise e Walkyrie, che in passato si sono visti respingere la stessa domanda dalla SEC, ha ripresentare la richiesta.
ETF Bitcoin spot: i motivi per cui BlackRock potrebbe vincere
Ma perché BlackRock dovrebbe riuscire laddove tutti gli altri hanno fallito finora? Il palmares del più grande asset manager al mondo ha una certa valenza in termini di approvazioni, potendo contare su una storia di 575 prodotti approvati e solo 1 respinto. Tuttavia, l’elemento in grado di fare davvero la differenza stavolta è che l’iShares Bitcoin Trust di BlackRock sarebbe quotato al Nasdaq e potrebbe stipulare un accordo di condivisione della sorveglianza con un operatore di una piattaforma di trading spot con sede negli Stati Uniti.
Perché sarebbe importante? La SEC lo scorso anno ha respinto la domanda di Bitwise affermando esplicitamente che “un accordo completo di condivisione della sorveglianza con un mercato regolamentato di dimensioni significative era un modo per un richiedente di adempiere ai propri obblighi per prevenire frodi e manipolazioni nel mercato sottostante per Bitcoin spot”. In sostanza, un accordo di questo tipo permetterebbe la condivisione di informazioni relative alla negoziazione, alla compensazione e all’identificazione dei clienti.
“Se il Nasdaq è in grado di stipulare un accordo con una piattaforma di scambio come Coinbase (custodian della criptovaluta nell’ETF di BlackRock), ciò potrebbe teoricamente aprire un percorso verso l’approvazione poiché affronterebbe direttamente la principale preoccupazione della SEC” consentendo all’autorità di Borsa di “monitorare e perseguire i cattivi attori” ha affermato Nate Geraci, presidente di ETF Store. L’esperto ha anche suggerito che l’EDX Markets, mercato lanciato di recente e modellato sul Nasdaq e sulla Borsa di New York, “potrebbe essere la soluzione adatta per mettere a proprio agio la SEC”, mentre Coinbase dovrebbe essere l’exchange prescelto.
Ottimista sull’esito dell’approvazione dell’ETF Bitcoin spot di BlackRock risulta essere anche Dave Weisberger, amministratore delegato e co-fondatore di CoinRoutes, una piattaforma di trading algoritmico per l’industria degli asset digitali. “È probabile che l’ETF BlackRock venga approvato, poiché il gestore lo ha strutturato nello stesso modo in cui sono strutturati GLD e IAU”.
Più cauto è il commento di Bryan Armour, direttore della ricerca sulle strategie passive in Nord America presso Morningstar, secondo cui BlackRock si sta solo “avvicinando ad affrontare le preoccupazioni delle SEC”. A suo avviso, avere una condivisione dei dati e una sorveglianza con uno exchange di criptovalute “è certamente meglio che avere zero informazioni sul mercato sottostante”, tuttavia “la manipolazione potrebbe ancora verificarsi, il che influenzerebbe il prezzo del Bitcoin”.